Lanciata la campagna per la cittadinanza onoraria a Assange a Roma e in tutti i comuni del Lazio
“Un gesto di solidarietà e umanità per il giornalista”.
La campagna è stata lanciata giovedì 11 maggio, a Roma, alla Casa della Memoria e della Storia.
La proposta è del Comitato promotore della campagna “Cittadinanza onoraria a Julian Assange”, di cui fanno parte Articolo 21, Free Assange Italia, Italiani per Assange, La mia voce per Assange, Rete NoBavaglio – liberi di essere informati, ANPI provinciale Roma, ARCI Roma, ACLI Roma Lazio, OdG-Ordine dei Giornalisti del Lazio, Forum Terzo Settore Lazio, Legambiente Roma Lazio, FNSI, Associazione Stampa Romana, CGIL Roma e Lazio, Amnesty International Italia, UISP, USIGRAI.
Si tratta di un gesto di solidarietà e di umanità, un atto in difesa della democrazia e della libera informazione, per mostrare sostegno al giornalista australiano fondatore di Wikileaks, detenuto dal 2019 nel carcere britannico di Belmarsh, in attesa di estradizione negli Stati Uniti, dove rischia oltre 150 anni di carcere.
La campagna prende avvio dall’appello pubblico, recentemente rivolto dai promotori al Sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, e ai presidenti dei Municipi di Roma per poi estenderla agli altri comuni della provincia e del Lazio.
La campagna è aperta alle adesioni di associazioni e realtà sensibili alla questione cruciale della libertà di stampa, che possono scrivere all’indirizzo mail nobavaglio.org@gmail.com
La RETE #NO BAVAGLIO – Liberi di essere informati è la rete di giornalisti, videomaker e attivisti per i diritti, la stampa libera e la solidarietà sociale, nata nel 2015 da un appello sulla libertà d’informazione scritto insieme al professor Stefano Rodotà.
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