Trieste ospita Sabir, Festival diffuso delle culture mediterranee
Festival Sabir il . Brevi, Cultura, Diritti, Friuli Venezia Giulia, Internazionale, Memoria, Migranti, Società
Il Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessioni sulle culture mediterranee nei luoghi simboli dell’Europa, arriva a Trieste per la sua nona edizione, dopo quelle tenutesi a Lampedusa (1-5 ottobre 2014), Pozzallo (11-15 maggio 2016), Siracusa (11-14 Maggio 2017), Palermo (11-14 ottobre 2018), Lecce (16-18 maggio 2019 e di nuovo 28-30 Ottobre 2021), Matera (12-14 maggio 2022) e dopo l’edizione online di giugno 2020.
Il Festival è promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI e Carta di Roma.
La formula
Il Festival ospita in ognuno dei tre giorni decine di incontri in diversi spazi della città, una formula che negli anni ha portato attivistə, professionistə, accademicə, esponenti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali a confrontarsi per analizzare i fenomeni migratori e sociali e costruire alternative.
Quest’anno abbiamo scelto Trieste, crocevia di culture, confine di mare e di terra dell’Europa, oggi luogo di approdo per le persone che percorrono la rotta balcanica.
Anche in questa edizione di Sabir cercheremo di costruire insieme alternative alle politiche che chiudono i confini anziché aprirli, per raccontare e costruire esperienze che tutelano i diritti e le libertà fondamentali delle persone.
Allo stesso tempo, Sabir sarà luogo di incontro per le associazioni della società civile della regione balcanica e di quella mediterranea, per approfondire situazioni in evoluzione che spesso non trovano spazio nella narrazione pubblica, a partire dalla promozione del dialogo interculturale, fino al ruolo nei processi di sviluppo democratico e rafforzamento dei diritti, attraverso lo scambio di buone pratiche, analisi e confronto.
Inoltre, rifletteremo insieme a referenti istituzionali sullo stato delle politiche nazionali e delle misure di inclusione per richiedenti asilo e rifugiati, e sulle iniziative per costruire e incentivare vie d’accesso legali e umanitarie all’Italia e all’Europa per chi è costretto ad andare via dal proprio paese per colpa di guerre, diseguaglianza e cambiamenti climatici e ambientali.
Uno spazio non equidistante
Sabir è uno spazio della società civile non equidistante ma schierata dalla parte delle vittime e contro tutti gli oppressori, e anche quest’anno vogliamo ribadire che la guerra in Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta possono essere affrontate solo lasciando al centro le persone e i loro diritti, a prescindere dalla nazionalità.
L’obiettivo finale, è che Sabir continui ad essere un’opportunità di mobilitazione e attivazione, riflessione e lavoro condiviso a livello locale, nazionale e internazionale.
Programma: https://www.festivalsabir.it/
Contatti: segreteria@festivalsabir.it
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