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‘Ndrangheta, 37 misure cautelari eseguite dai carabinieri a Cosenza

Redazione il . Calabria, Dai territori, Forze dell'Ordine, Mafie, SIcurezza

Nelle prime ore della mattina del 9 maggio 2023, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con l’ausilio di Squadre operative dei Cacciatori di Calabria e unità Cinofile, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Tribunale di Catanzaro nei confronti di 37 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, relativamente a due sodalizi operanti a San Lucido e a Paola.

In particolare, 18 indagati sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, 7 a quella degli arresti domiciliari, 9 dell’obbligo di dimora nel comune di residenza ed all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, 1 del divieto di dimora e n. 2 del divieto di esercitare l’attività di impresa.

Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, scaturisce dall’ampia attività di indagine coordinata dalla DDA di Catanzaro che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio.

La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico, sul territorio ricompreso tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi con tendenza all’espansione verso le aree limitrofe, con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali operanti nella città di Cosenza.

In tale contesto, nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati attinti dalle rispettive misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, per i delitti, in materia di armi, l’intestazione fittizia, abusivo esercizio del credito, estorsione, tentata e consumata, anche mediante danneggiamenti, ai danni sia aziende, piccole e grandi, di esercizi commerciali e imprese del territorio, nei diversi settori economici, ovvero ai danni di imprese provenienti da altre aree geografiche ed impegnate in lavori pubblici.

La gravità indiziaria acquisita a livello cautelare ha riguardato, altresì, la struttura e il modus operandi di due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, cocaina, marijuana e hashish, una operante in San Lucido, sotto l’egida degli esponenti dell’articolazione di ‘ndrangheta, e l’altra operante nel territorio del Comune di Paola, in stretto contatto con il primo gruppo criminale, e organizzata mediante una struttura di spacciatori operante per livelli, in una intensa attività di commercializzazione della sostanza stupefacente, e con canali di approvvigionamento operanti anche nell’area di Gioia Tauro.

Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

Fonte: Arma dei Carabinieri, Comando Provinciale di Cosenza


Operazione contro la ‘ndrangheta nel Cosentino, 25 arresti

Tra Paola e San Lucido. Inchiesta coordinata da Dda Catanzaro

Diciotto persone in carcere, 7 ai domiciliari, 9 obblighi di dimora nel comune di residenza e presentazione alla Pg, un divieto di dimora e due divieti di esercitare l’attività di impresa: sono questi i provvedimenti disposti dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda di Catanzaro nei confronti degli indagati nell’operazione condotta dai carabinieri e scattata all’alba di oggi nei confronti di due sodalizi attivi a San Lucido e Paola.

A eseguire l’ordinanza i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, con l’ausilio di squadre operative dei Cacciatori di Calabria e unità cinofile.

Le accuse per i 37 indagati sono, a vario titolo, associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione e tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto illegale di armi, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti aggravati dalle modalità e finalità mafiose e altro.

Tutto è partito da un’indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro e sviluppata attraverso investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi sul territorio.

Svelati l’assetto e l’operatività di una associazione armata di tipo ‘ndranghetistico operativa tra i comuni di San Lucido, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio e Longobardi con tendenza all’espansione e con rapporti di alleanza con altre articolazioni criminali di Cosenza.

In tale contesto sono emerse responsabilità, da parte degli indagati, in materia di armi, intestazione fittizia, abusivo esercizio del credito, estorsione, tentata e consumata, anche mediante danneggiamenti, ai danni di aziende, di esercizi commerciali e imprese nei diversi settori economici ma anche ai danni di imprese provenienti da altre aree geografiche impegnate in lavori pubblici.

Inoltre è stata rilevata la struttura e il modus operandi di due associazioni a delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, cocaina, marijuana e hashish.

Fonte: Ansa, Calabria


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