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‘Tg2 Storie’ racconta la strage mafiosa di Via Scobar: “Un attentato preparato da tempo”

Jamil El Sadi * il . Forze dell'Ordine, Informazione, Istituzioni, Mafie, Memoria, Sicilia

Non un semplice agguato mafioso, bensì “un attentato preparato da tempo, tanto che alcuni collaboratori di giustizia diranno poi che un mese prima (del fatto, ndr) avevano preparato ognuno le proprie armi perché dovevano uccidere un Capitano. In realtà nel mirino della mafia era il graduato. E per loro il graduato era mio fratello, perché invitato a tacere non ha obbedito”.

È il racconto di Francesca Bommarito, sorella dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Bommarito assassinato il 13 giugno 1983 nella strage di Via Scobar, assieme al collega Pietro Morici e al capitano Mario D’Aleo.

Una testimonianza raccontata ieri nello speciale “Tg2 Storie. I racconti della settimana”, diretto da Nicola Rao e Carlo Pilieci e condotto da Alessandra Forte.

Francesca Bommarito è una “donna coraggio”, che da quel terribile 13 giugno 1983 è alla ricerca di verità e giustizia. Dopo anni di ricerca ha scritto un libro-inchiesta intitolato “Albicocche e sangue” (Ed. Iod). Indossando i panni di una detective, ha ricostruito il retroscena della strage sentendo ex colleghi del fratello, ufficiali, magistrati, lottando con ogni mezzo per restituire dignità e rendere giustizia a Giuseppe e ai due colleghi.

Una volta terminato il suo libro-inchiesta, si è commossa: “È come se mi fossi liberata di tutta questa tensione che avevo addosso”. Ma la ricerca non si ferma qui. Vuole che si riaprano le indagini “per capire quali sono state le collusioni e i tradimenti in quel periodo, che poi hanno portato alla strage di via Scobar”.

Di quel triplice omicidio si ha una verità parziale.

* Antimafia Duemila


Rivedi “Tg2 Storie. I racconti della settimana”, la puntata di domenica 16 aprile 2023.


Albicocche e sangue. La strage mafiosa di via Scobar

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