Floriana Bulfon vincitrice del “Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia”
Floriana Bulfon vincitrice della VI edizione del “Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia”. Giornalista di L’Espresso e Repubblica, in prima linea nel raccontare mafie e affari poco puliti, senza lasciarsi mettere sotto scacco dalle intimidazioni subite.
La giornalista d’inchiesta freelance Floriana Bulfon è la vincitrice della VI edizione del “Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia”. Floriana Bulfon scrive per il settimanale L’Espresso e per il quotidiano Repubblica. È inviata per Rai Uno e collabora con Rai Tre. Si occupa di criminalità organizzata, con particolare attenzione alla città di Roma, ma anche di terrorismo internazionale, pedofilia, cybersecurity. Le sue inchieste più recenti indagano anche sulle spie russe nel nostro Paese.
L’associazione premia ogni anno un operatore dell’informazione che si è distinto in Italia come all’Estero con le sue inchieste e le sue ricerche, mettendo in pericolo la sua vita e quella dei propri cari. La prima edizione del premio era stata vinta da Federica Angeli, la seconda da Sandro Ruotolo, la terza da Fabiana Pacella, la quarta da Paolo Berizzi e la quinta da Marilena Natale.
La motivazione del direttivo in merito alla candidatura di Floriana Bulfon e approvata anche dal comitato scientifico è la seguente: «È stata insignita di numerosi premi per il coraggio e la determinazione dimostrati nel suo lavoro. Proprio per la determinazione con cui porta avanti le sue inchieste ha subito molte gravi minacce, non solo da parte del clan Casamonica, tanto che la sua protezione personale è stata rafforzata. Sempre in prima linea nel raccontare mafie e affari poco puliti, non si lascia mettere sotto scacco dalle intimidazioni subite e persegue la ricerca della verità con un incessante lavoro di approfondimento».
In occasione della IX edizione del Festival del Giornalismo, che si terrà a Ronchi dei Legionari (GO) dal 13 al 18 giugno, e in anteprima dal 28 maggio al 4 giugno, verrà consegnato il premio alla giornalista vincitrice. Come vuole ormai la tradizione, il riconoscimento verrà dato a Floriana Bulfon nell’ultima serata del Festival, ovvero domenica 18 giugno alle 21.
Il premio è stato realizzato dalla giovanissima artista locale Terezija Travain, diplomatasi l’anno scorso all’Istituto d’Arte Max Fabiani di Gorizia. Il riconoscimento verrà consegnato da un membro della famiglia di Daphne. L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Da quando la giornalista maltese è stata uccisa in un attentato il 26 ottobre 2017 a causa delle sue inchieste giornalistiche svolte a Malta, l’associazione Leali delle Notizie ha preso a cuore la vicenda di Daphne e ha deciso di indire un premio, in pieno accordo con la famiglia della giornalista, per ricordare tutti gli operatori dell’informazione che, come Daphne, vengono minacciati perché hanno il coraggio di raccontare la verità e di svolgere il proprio lavoro correttamente e con professionalità.
Daphne ha raccontato con le sue inchieste sul Malta Indipendent e sul suo blog Running Commentary le collusioni tra gli interessi della politica e del mondo economico e le vicende di corruzione e di criminalità del suo Paese.
«Sono molto contento in qualità di presidente di Leali delle Notizie della collaborazione della famiglia – spiega Luca Perrino – che ha sempre appoggiato la realizzazione del premio in memoria di Daphne e tutte le nostre attività sulla la libertà di stampa e di espressione»
Molti giornalisti come Daphne hanno perso la vita perché hanno avuto il coraggio di raccontare la verità e molti altri continuano a essere minacciati per i propri reportage. Leali delle Notizie continua dunque con questa iniziativa a chiedere giustizia per Daphne e a lottare per la libertà di stampa e di espressione nel mondo.
Floriana Bulfon, oltre alle sue inchieste giornalistiche è anche autrice di diversi libri, fra i quali Grande Raccordo Criminale (2014), che ha anticipato quello che sarebbe poi stato definito come il sistema di Mafia Capitale, e Casamonica. La storia segreta, in cui racconta l’ascesa del clan romano dei Casamonica grazie anche alla sua testimonianza diretta, poiché è riuscita a infiltrarsi nel territorio di questa potente famiglia criminale e a descriverla dall’interno. Ha realizzato anche due documentari, Invisibili (2016) e Vite sospese (2017), promossi da Unicef, che parlano di ragazzi che vivono in condizioni di estrema marginalità.
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