NEWS

Fare di più per la sicurezza dei cittadini

Piero Innocenti il . Criminalità, Diritti, Forze dell'Ordine, Istituzioni, SIcurezza

In 44 anni di servizio nella Polizia di Stato, da Bolzano a Palermo, di cui 9 come questore in tre città, non avevo mai registrato tanti episodi di violenza predatoria e di criminalità di strada che si stanno verificando in diverse città come in questi ultimi tempi.

Una situazione che mi pare molto peggiorata dopo il biennio 2020/2021 meno preoccupante sotto questo aspetto principalmente per la grave emergenza sanitaria che ha imposto, come noto, forti restrizioni alla mobilità delle persone.

Di certo sarebbe necessaria una sistematica azione di coordinamento delle forze di polizia per aumentare significativamente il livello di prevenzione che rimane il momento più importante per la tutela dei cittadini. Questa azione, tuttavia, rimane condizionata anche dalla disponibilità delle risorse umane delle forze di polizia che sono sempre insufficienti rispetto alle molteplici esigenze di servizio quotidiane da affrontare.

Servirebbero, dunque, molti più poliziotti perché gli attuali bandi di concorso non riescono neanche a colmare i vuoti negli organici di chi va in pensione (la previsione di un “buco” di 40mila vuoti entro il 2030 l’ha fatta alcuni mesi fa il sottosegretario all’interno Molteni). A chi obietta che non ci sarebbero sufficienti istituti di formazione per fronteggiare un eventuale maggiore afflusso di allievi agenti si può replicare che si possono adattare per tali esigenze alcune delle attuali strutture (anche in passato già utilizzate) nell’ambito dei reparti mobili di Milano, di Padova, di Firenze, di Roma, di Napoli, di Palermo, di alcune grandi questure, del Centro delle specialità di Cesena.

Occorre investire convintamente nel comparto della sicurezza per frenare anche quel senso di sfiducia, a volte di rassegnazione dei cittadini che è andato aumentando nel tempo e che ha visto il nascere di gruppi di vicinato e di vigilanza dei cittadini (gli ultimi a Cielo Alto nel pavese mentre a Torino, in un clima di frustrazione e di rabbia dopo diversi furti subiti, alcuni negozianti hanno deciso di dormire dentro i locali).

Si obietterà che il numero dei delitti denunciati è andato diminuendo passando dai circa 2,8 milioni di una decina di anni fa ai 2,4 milioni del 2022 (dato ufficioso), ma quelli denunciati rappresentano la “criminalità apparente” quella cioè visibile mentre resta ignota quella che non viene denunciata e che è una porzione non trascurabile. Il 12 aprile, comunque, giornata in cui si celebra quest’anno la Festa della Polizia probabilmente avremo dati precisi sulle attività svolte e sui risultati conseguiti nell’ultimo anno.

Certo è che il 2023 è iniziato in maniera davvero preoccupante con una escalation di delitti, anche gravi, commessi in diverse zone del paese. Tra i tanti fatti di questi primi giorni di aprile vanno segnalati i ripetuti furti nelle abitazioni a Raiano (L’Aquila) con anziani sedati e depredati mentre i malviventi facevano anche lo spuntino con prosciutto e frutta; decine di furti nelle abitazioni, nei bar e negozi (quindici in una notte) nella zona del Portuense (Roma).

Si fa fatica a tenere il conto degli accoltellamenti, molti compiuti da stranieri, sia in occasione di rapine (a Firenze un giovane rapina un tabaccaio, a Milano tre giovanissimi rapinano e accoltellano un ragazzo per rubargli il cellulare); che per banali liti (a Perugia per motivi di viabilità un uomo viene ferito con otto coltellate); al termine di una lite iniziata tra due compagni di classe in una scuola a Bologna e finita a coltellate alla fermata dell’autobus; per motivi di spaccio di droghe come è accaduto a Modena dove in una rissa tra giovani pakistani un sedicenne è stato ucciso.

Mi fermo qui per non contribuire ad alimentare le paure e le ansie ben comprensibili che hanno molti cittadini che si attendono urgenti e serie iniziative, non temporanee, per riavere quella tranquillità ormai perduta.

*****

La sicurezza pubblica deve essere la priorità del nostro Paese

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link