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Iniziative di solidarietà per le vittime di mafia e reati violenti: presentata relazione 2022

Ministero dell'Interno il . Brevi, Criminalità, Dai territori, Diritti, Forze dell'Ordine, Istituzioni, Mafie

Piantedosi: «Azioni concrete e aiuti economici. Lo Stato non lascia mai solo chi ha subìto violenza». Quasi 50 milioni dal Comitato di solidarietà presieduto dal Commissario Colombrino

«Lo Stato non lascia mai solo chi ha subìto violenza. Con azioni concrete ed aiuti economici sostiene le vittime dei reati di mafia e di quelli intenzionali violenti e i loro familiari, nonché gli orfani di femminicidi: nel 2022, grazie al Fondo di solidarietà gestito dal Viminale, sono stati erogati complessivamente benefici per oltre 48 milioni di euro». Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel commentare la presentazione della relazione del Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, Felice Colombrino.

«Ringrazio l’ufficio del commissario per la sua attività che ha lo scopo di far sentire con forza la vicinanza delle istituzioni a quanti hanno pagato, a volte con la vita di un proprio familiare, l’impegno contro le mafie. Dal 2016, inoltre, garantisce anche un sostegno economico a quanti sono vittime di reati intenzionali violenti e dal 2018 agli orfani di crimini domestici», ha proseguito il titolare del Viminale, ribadendo che «la mafia è un male terribile contro il quale dobbiamo lottare tutti insieme».

«A coloro che hanno combattuto con coraggio per affermare la legalità, lo Stato offre un aiuto concreto. Analogamente si assicura un sostegno alle vittime di violenza, e alle famiglie affidatarie di minori orfani di vittime di reati domestici, per dare una risposta ai loro bisogni e garantire la sicurezza economica in contesti familiari duramente segnati da tragedie», ha detto ancora il ministro a proposito della relazione, dalla quale emerge che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 sono state 728 le istanze di accesso al Fondo di rotazione presentate dalle vittime dei reati di tipo mafioso, in prevalenza (93% del totale) provenienti dalle 4 regioni meridionali tradizionalmente più esposte ai fenomeni mafiosi (Sicilia, Campania, Calabria e Puglia), mentre per il rimanente 7% emerge il Lazio con 46 istanze, seguito dall’Emilia Romagna (5), dal Trentino Alto Adige (2), dalla Toscana, dal Piemonte e dal Molise con 1 sola domanda ciascuno, per un totale di oltre 41 milioni di benefici concessi.
Indennizzi per oltre 6 milioni di euro sono stati deliberati dal Comitato di solidarietà a favore di vittime dei reati intenzionali violenti: omicidi, femminicidi e violenze sessuali. 346 le istanze presentate, da più di un familiare, con riguardo agli episodi che hanno coinvolto 206 vittime.

Sono state, inoltre, esaminate 74 istanze degli orfani dei crimini domestici e delle famiglie affidatarie, con la concessione di benefici per oltre 600 mila euro per borse di studio, spese mediche e per la formazione e l’avviamento al lavoro.

«L’attività posta in essere nel corso dell’anno 2022 – ha evidenziato il Commissario Colombrino – è stata indirizzata prioritariamente ad assicurare la puntuale concessione dei benefici previsti dalla legge, garantendo una sempre più soddisfacente risposta alle legittime aspettative, nei tempi più rapidi possibili, con l’intento di accrescere nei beneficiari la percezione di uno Stato che è sempre vicino alle vittime innocenti».

Documenti: Le relazioni annuali del Commissario sull’attività svolta a sostegno delle vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti

Fonte: Ministero dell’Interno

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