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Parte la Staffetta delle Alpi, prima tappa a Verona il 7 febbraio

LIBERA, CIPRA, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness, WWF il . Brevi, Dai territori, Diritti, Lombardia, Sport, Trentino Alto Adige, Veneto

“La Staffetta delle Alpi per Olimpiadi invernali trasparenti, rispettose, responsabili”. Verso le Olimpiadi Milano – Cortina 2026.

Iniziativa di Libera che tocca Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia. La prima tappa a Verona il prossimo 7 febbraio

“LIBERA. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie APS”, in collaborazione con Cipra Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness e WWF, organizza una manifestazione itinerante strutturata in eventi pubblici che avranno luogo nelle principali città e località protagoniste delle prossime Olimpiadi invernali del 2026.

Con il susseguirsi di questi momenti di riflessione, che toccheranno il Veneto, il Trentino Alto Adige e la Lombardia, s’intende manifestare, in una ideale staffetta, la richiesta che le prossime Olimpiadi siano rispettose dell’ambiente, delle comunità, scevre da speculazioni economiche e da infiltrazioni mafiose.

Tale percorso avrà inizio a Verona in data 7 febbraio 2023 per concludersi a Milano il 21 marzo 2023 in occasione della manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

È possibile è lo slogan scelto dal Libera per la giornata della memoria e dell’impegno: la staffetta, nell’intenzione dei promotori, richiama tale slogan per invitare i responsabili dell’organizzazione delle Olimpiadi alla realizzazione di una manifestazione veramente trasparente, rispettosa e responsabile.

È possibile, ma al momento, purtroppo, si è in presenza di proposte progettuali spesso difformi da quelle contenute nel dossier di candidatura olimpica. Quella proposta era ricca di parole lusinghiere come “sobrietà”, “sostenibilità”, “trasparenza”, “condivisione”, “rispetto”, le quali, al momento, non sembrano essere tradotte in concreto.

I costi ipotizzati stanno diventando sempre più elevati e per la maggior parte a carico dei bilanci pubblici.

Molte opere in procinto di essere realizzate sono impattanti ed a forte consumo di suolo.

Osserviamo il proliferare di proposte di “sviluppo” per la montagna che risultano superate e non in linea con la necessità di preservare l’ambiente e le comunità.

Viene svilita, ad oggi, la concreta possibilità di partecipare ai percorsi di pianificazione e realizzazione delle opere pubbliche legate alle Olimpiadi invernali non solo per le associazioni che da anni si occupano di tutela dell’ambiente, ma anche per le stesse Comunità ospitanti.

Si rammenta che la partecipazione diffusa ed il rispetto dei principi di trasparenza sono i primi argini al manifestarsi di condotte speculative, corruttive e financo alla penetrazione della criminalità organizzata nella realizzazione delle opere collegate alla manifestazione olimpica.

È possibile cambiare questo modo di procedere? Sì, è possibile.

La “Staffetta delle Alpi per olimpiadi invernali trasparenti, rispettose e responsabili” vuole essere uno stimolo a fare questo, vuole creare occasioni per riflettere, per approfondire, per spiegare ragioni e ascoltarle, per cercare di conoscere meglio i meccanismi di infiltrazione delle mafie non solo negli appalti, ma nelle comunità.

Vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, gli “addetti ai lavori” e la Pubblica Amministrazione, in merito alle preoccupazioni della Società civile circa le modalità di organizzazione della manifestazione Olimpica viste finora. Perché si sta prefigurando la possibilità che vengano costruite opere, sia pubbliche che private, lesive dell’ambiente, molto costose, a forte rischio di infiltrazione mafiosa e contrarie agli effettivi interessi delle comunità. Si rischia uno spreco di ingenti risorse pubbliche  in un periodo storico di grandi difficoltà economiche.

La “Staffetta” vuole attivare azioni di compartecipazione delle comunità e delle associazioni alla vigilanza,  un vero e proprio “monitoraggio civico” di quanto verrà realizzato nei prossimi mesi e anni in avvicinamento alla manifestazione olimpica perchè le ingenti risorse economiche previste per questa grande manifestazione sono attrattive per le organizzazioni mafiose e non ci si deve far trovare impreparati.

Il “testimone” che i partecipanti alla “Staffetta” si scambieranno è una “torcia olimpica” ideata e realizzata dal design Kuno Prey, della facoltà di “Design e Arte” dell’Università di Bolzano il quale ha raccolto la nostra richiesta dando rappresentazione alle parole “Trasparenza”, “Rispetto” e “Responsabilità.

LIBERA, CIPRA Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness, WWF


La staffetta delle Alpi – Prima tappa

Verona

Sala convegni del Palazzo della Gran Guardia

Martedì 7 febbraio, dalle ore 17.00 alle ore 19.00

“Il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione di opere pubbliche collegate alle Olimpiadi Milano – Cortina 2026”

Relatori:

Gianni Belloni, giornalista e direttore del Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto

Nicoletta Parisi, professore ordinario f.r. di diritto internazionale dell’Università di Catania, già membro del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – ANAC 

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