Blitz della Polizia di Stato contro la ‘ndrangheta: eseguite 56 misure cautelari in tutta Italia
Oggi la struttura mafiosa ‘ndranghetista ha subito un duro colpo a seguito delle indagini degli investigatori della polizia svolte in diverse province italiane del centro- sud.
L’attività della Polizia ha permesso di dare esecuzione a 56 misure cautelari per reati di associazione mafiosa, estorsioni, intestazione fittizia di beni, detenzione illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso nonché all’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di macchine agricole.
L’operazione condotta dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre mobili di Vibo Valentia e Catanzaro ha permesso di smantellare una potente consorteria mafiosa legata alla ‘ndrangheta vibonese e di sequestrare beni per oltre 200 milioni di euro.
Le indagini hanno documentato l’operatività della ‘ndrina La Rosa, il loro controllo del territorio e la prassi estorsiva del gruppo nei confronti di strutture ricettive e cantieri di edilizia pubblica e privata.
Inoltre, la stessa ndrina, in sinergia con altre articolazioni mafiose, gestiva una filiera comunicativa ed economica che gli ha consentito di consolidare la propria posizione all’interno dell’organigramma criminale attraverso la consegna di “pizzini” e di denaro contante destinato al “Crimine”, vertice dell’organizzazione ‘ndranghetistica vibonese.
Per di più si è riscontrata l’infiltrazione delle ndrine Mancuso e Accorinti nella gestione di un noto villaggio turistico a Pizzo Calabro (Vibo Valentia) e il loro ingresso negli asset imprenditoriali, per dissimulare il versamento di tangenti attraverso la fornitura di beni e servizi.
#26gennaio Duro colpo alla #Ndrangheta
In varie province italiane i poliziotti stanno eseguendo diverse misure a cautelari nei confronti di 56 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione e altri reati#essercisempre pic.twitter.com/r9lvbYDhqR— Polizia di Stato (@poliziadistato) January 26, 2023
In tal contesto, i poliziotti hanno scoperto l’esistenza di intermediari che si sono occupati di ottenere l’accreditamento di investimenti esteri a favore della criminalità organizzata, promuovendo l’attività turistica grazie a contatti con persone vicine al Dipartimento Turismo della Regione Calabria, al fine di agevolare l’assegnazione di fondi pubblici.
È stato scoperto inoltre un complesso sistema di traffico di veicoli rubati in Italia e destinati all’estero, in particolare Malta e Romania, gestito dai vertici della criminalità organizzata. Questi hanno dimostrato la capacità di imporre la restituzione dei veicoli rubati agli imprenditori “protetti”, rafforzando così le relazioni di complicità e consenso con le vittime dei furti.
A seguito dell’operazione il direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina ha sottolineato che: “La poderosa operazione di polizia giudiziaria, oggi portata a conclusione dalla Polizia di Stato nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Roma, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila e Perugia, ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al “crimine” di ndrangheta vibonese, da almeno 4 anni costantemente impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti con il conseguente inquinamento dell’economia locale, finendo così con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea”.
“Colpiscono, a fronte della consistente attività estorsiva consumata dalla struttura mafiosa disarticolata nei confronti di numerosissime imprese locali, sia la totale assenza di denunce all’Autorità Giudiziaria, di fatto costituente una cessione di libertà economica da parte degli estorti nei confronti degli estorsori, che l’azione facilitativa ad opera di pubblici funzionari coinvolti nelle indagini in quanto prossimi all’organizzazione investigata”.
Fonte: Polizia di Stato
‘Ndrangheta: operazione Polizia in tutta Italia, 56 arresti
Coordinata da Dda Catanzaro. Sequestrati beni per 250 milioni
La Polizia di Stato ha eseguito un’operazione, coordinata dalla Dda di Catanzaro, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 56 persone accusate, a vario titolo, tra l’altro, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, estorsione e sequestro di persona.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale di di Catanzaro su richiesta della Dda.
L’operazione é stata effettuata, oltre che in Calabria, ed in particolare a Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio, anche in varie località del territorio nazionale come Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia.
Alle persone coinvolte nell’operazione vengono contestati anche i reati di trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa.
Nell’ambito dell’operazione, inoltre, sono stati sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di 250 milioni di euro.
Secondo il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, “la poderosa operazione di polizia giudiziaria che è stata portata a conclusione ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al ‘crimine’ di ndrangheta vibonese, da almeno 4 anni impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti che vanno dall’associazione mafiosa, alle estorsioni, all’intestazione fittizia di beni, alla detenzione illegale di armi, al traffico di influenze illecite e alla corruzione – questi ultimi due reati aggravati dal metodo mafioso – nonché all’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di macchine agricole, aggravata dalla transnazionalità, con il conseguente inquinamento dell’economia locale, finendo cosi con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea”.
Fonte: Ansa, Calabria
"Là c'è la mafia pura, c'è", i video delle telecamere nascoste della Polizia, il blitz contro la Ndrangheta della Dda: 56 arresti in tutta italia https://t.co/aAZbL0C09u
— RaiNews (@RaiNews) January 26, 2023
#OperazioneOlimpo, dalle carte dell'inchiesta emergono i rapporti dei clan con imprenditori, politici, funzionari. #Gratteri: "Le cosche gestivano tutta l'attività turistica a #Tropea". #IoSeguoTgr
⬇️ Qui il servizio completo:https://t.co/k3nuisgtZR— Tgr Rai Calabria (@TgrRaiCalabria) January 26, 2023
‘Ndrangheta, 250 milioni sequestrati e 56 arresti: anche ex assessore regionale, due dirigenti e due funzionari della prefettura di Vibo Valentia https://t.co/vK6JTriqjO
— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) January 26, 2023
'Ndrangheta: operazione della polizia e della Dda, 78 indagati di cui 56 in carcere – LIVE https://t.co/qkXshks1U3 pic.twitter.com/llEYQsf96F
— il Vibonese (@ilviboneseweb) January 27, 2023
'Ndrangheta: 56 arresti per estorsione e sequestro https://t.co/DuZn2MRv2o
— Repubblica (@repubblica) January 26, 2023
Blitz della @poliziadistato contro la 'ndrangheta del Vibonese. 56 misure cautelari, coinvolti anche l'ex assessore della Regione Calabria Francescantonio Stillitani e il fratello Emanuele. Indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro https://t.co/yd9yMbvb4K
— Tgr Rai Calabria (@TgrRaiCalabria) January 26, 2023
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