Gli attacchi al Volontariato in Sardegna proseguono
Dall’art 45 L.R. 23/2005 all’interrogazione n. 1657/A del 26/10/2022 e alle delibere di ONC e OTC Sardegna: Gli attacchi sconsiderati contro il CSV Sardegna Solidale.
Ancora una volta il Volontariato sardo è sotto attacco.
In questi giorni l’ONC (Organismo Nazionale di Controllo) ha deliberato per la terza volta l’esclusione del CSV Sardegna Solidale ODV nella Procedura di accreditamento di un CSV per l’ambito territoriale Sardegna.
Una situazione paradossale e a dir poco opaca che riguarda solo la Sardegna e che nelle altre Regioni si è risolta superando tutte le difficoltà burocratiche che in questa Regione sono diventate insormontabili.
Una situazione che lascia intravedere un disegno prestabilito mirato a cancellare Sardegna Solidale e che ha chiari riferimenti politici con personaggi (presenti anche oggi nel Consiglio Regionale della Sardegna e in Parlamento) che da sempre perseguono questo scopo.
A titolo esemplificativo si può rileggere la versione originale della L.R. n. 23 del 2005, legge originariamente di 44 articoli, sul sistema integrato dei servizi alla persona alla cui stesura abbiamo modestamente contribuito, non immaginando che all’ultimo istante potesse venir approvato un articolo non discusso in commissione e che prevedeva già allora la cancellazione del CSV Sardegna Solidale (vedasi art. 45 legge regionale della Sardegna n. 23/2005)
O, sempre a titolo di esempio, si veda la recente interrogazione n. 1657/A del 26 ottobre 2022, primo firmatario il capogruppo del PD in Consiglio Regionale, nella quale con premesse totalmente false si adombrano irregolarità nella documentazione prodotta alla Regione Sardegna da parte di Sardegna Solidale.
Mai una parola sulle gravissime irregolarità della compagine competitor, costituita da 15 associazioni e che è stata ammessa dall’ONC e dall’OTC Sardegna a un Bando pubblico (luglio 2021) senza averne i requisiti indispensabili per potervi partecipare e che è stata addirittura accreditata come CSV in Sardegna e che nonostante le gravissime illegalità è stata invitata a iniziare la sua (in)attività, con finanziamento di 1.300.000,00 euro, impedendo di fatto a tutto il volontariato sardo di proseguire nelle attività già programmate e nell’offerta del sostegno e dell’accompagnamento in momento delicatissimo della loro vita associativa (la trasmigrazione dai registri regionali al RUNTS e l’adeguamento degli statuti in base al CTS).
Sardegna Solidale ad oggi è costituita da 280 associazioni socie, distribuite su tutto il territorio regionale; da 40 sportelli aperti nelle associazioni di volontariato del territorio; da 62.000 volontari certificati e da 400 associazioni socie indirette. A questi si aggiungano circa 200 operatori volontari in servizio civile universale ed altri 210 che entreranno in servizio nei prossimi mesi.
Una realtà di fatica e di successo che ha segnato positivamente la vita sociale e associativa in Sardegna con iniziative e manifestazioni che hanno riscosso sempre il consenso e la partecipazione degli Enti Locali, delle Istituzioni, delle associazioni e dei singoli cittadini.
Una realtà incoraggiata da Papa Francesco il 30 novembre 2018 in occasione dell’udienza speciale concessa a una folta rappresentanza costituita da 700 volontari di Sardegna Solidale. Le sue indelebili parole sono ancora oggi di stimolo e di conforto: “Vi incoraggio – disse ai volontari in quella circostanza – a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri”.
Dall’art 45 (dicembre 2005) fino alla determinazione dell’ONC del 28 dicembre u.s. Sardegna Solidale ha subìto attacchi di diverso genere resistendo e rintuzzando gli stessi con una unica strategia e motivazione: continuare la propria opera di volontari che è la vera forza di contrapposizione alle logiche di potere e di sopraffazione espresse nelle situazioni citate.
Abbiamo ripreso le altissime parole del Papa come quelle del Presidente Mattarella, per noi diventate uno slogan e un programma: “Volontariato, straordinaria energia civile”.
Ne siamo convinti, ma le nostre forze sembrano non essere sufficienti.
Per questo chiediamo a tutti voi di aiutarci ad approfondire il tema e di voler verificare attentamente quanto successo finora.
La Conferenza Episcopale Sarda, 267 Sindaci della Sardegna, centinaia di associazioni, migliaia di singoli cittadini ci hanno incoraggiato a proseguire il nostro percorso, nonostante le avversità. Abbiamo apprezzato e tenuto nella massima considerazione tutti questi interventi. Ma anche questi sembrano essere insufficienti.
Resta ancora da denunciare compiutamente – in tutte le sedi opportune – quanto succintamente esposto, per dare dignità e giustizia a quanti in questi ultimi 20 anni hanno speso gran parte della loro vita al servizio degli altri e della comunità.
Intanto vogliate gradire il nostro augurio per un proficuo 2023.
L’Ufficio di Presidenza del CSV Sardegna Solidale ODV
Vincenzo Alastra, Antonello Carta, Gian Piero Farru, Don Angelo Pittau, Nanda Sedda
Email: csv@sardegnasolidale.it – Tel: 070 345069
Trackback dal tuo sito.