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“Una mamma contro G.W. Bush” | 22.11, ore 21 | Milano, Ariosto SpazioCinema

Festival dei Diritti Umani il . Brevi, Cultura, Diritti, Informazione, Internazionale, Lombardia, Politica, Società

Wanted Cinema, con il patrocinio di Amnesty International e la collaborazione del Festival dei Diritti Umani, presenta in anteprima un film di Andreas Dresen

Una mamma contro G.W. Bush” 

Martedì 22 novembre ore 21

Ariosto SpazioCinema di Milano

Arrivano a Milano i protagonisti di quella pagina vergognosa di storia recente che porta il nome di Guantanamo Bay. Il film – in uscita nelle sale il 1° dicembre, “Una mamma contro G.W. Bush” (due Orsi al Festival di Berlino 2022) racconta con toni da commedia tragicomica la storia di Rabiye Kurnaz e di suo figlio Murat.

Una madre-coraggio che difende il suo ragazzo 19nne ingiustamente imprigionato e torturato a Cuba con l’aiuto di un appassionato avvocato, che sfida il presidente George W. Bush per avere giustizia.

Un film coinvolgente e toccante, che fa sorridere e indignare, grazie a una grande sceneggiatura e a una protagonista travolgente.

Ti aspettiamo il 22 novembre ore 21 presso Ariosto SpazioCinema di Milano in collaborazione con Il Festival dei Diritti Umani alla presenza di Rabiye Kurnaz e Bernhard Docke in dialogo con Danilo De Biasio, Direttore del Festival dei Diritti Umani e Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, specializzata in Medio Oriente, autrice di Lettere da Guantanamo

Clicca qui per la prevendita.

Da un’incredibile storia vera, il film che si è aggiudicato due Orsi d’Argento alla Berlinale 2022 e una candidatura agli EFA per Meltem Kaptan Miglior Attrice.

Considerato uno dei film-rivelazione di questa stagione, “Una mamma contro G.W. Bush” è un dramedy basato su una storia vera, che ha la capacità di far sorridere anche scavando in una realtà dai contorni molto drammatici di risonanza mondiale: un grande lavoro di sceneggiatura, (di Laila Stieler) che infatti ha ottenuto uno dei due Orsi berlinesi. L’altro premio è andato ad una straordinaria protagonista femminile, qui al suo felice debutto sul grande schermo: Meltem Kaptan, in un ruolo di donna forte alla “Erin Brockovich”.

È lei il perno di questa avvincente e toccante storia nei panni di Rabiye, una simpatica casalinga turco-tedesca che vive con la famiglia in una casetta a schiera di Brema. Quando, dopo gli attentati dell’11 settembre, suo figlio Murat di 19 anni viene accusato – senza alcuna prova – di terrorismo e internato nella famigerata prigione di Guantanamo Bay a Cuba, Rabiye si trasforma in una madre-coraggio, sempre più coinvolta in una strenua battaglia legale internazionale per difendere i diritti umani del suo ragazzo innocente.

Con l’aiuto di un avvocato idealista – interpretato dal celebre attore tedesco Alexander Scheer – e grazie alla sua arguta semplicità di madre proletaria, la donna arriva fino a fronteggiare il presidente americano Bush presso la Corte Suprema a Washington. Determinata ad andare fino in fondo per difendere i diritti umani di suo figlio, raccoglie attorno a sé, con la sua carica umana, anche un vasto movimento di opinione.

Festival dei Diritti Umani

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