NEWS

I prefetti e la sicurezza pubblica

Piero Innocenti il . Criminalità, Diritti, Istituzioni, Politica, SIcurezza, Società

Il ministro dell’interno Piantedosi pare intenzionato, per fermare le navi Ong che soccorrono in mare i  migranti, ad adottare un provvedimento, allo studio dell’ufficio competente del Viminale e da sottoporre all’esame del Consiglio dei Ministri, che prevede sanzioni amministrative, multe e sequestri, adottate dai prefetti interessati dalle singole vicende, per le imbarcazioni che violano le norme di condotta ancora in fase di elaborazione.

Potere che si va ad aggiungere a quelli, non pochi, che hanno i prefetti organi della politica di pubblica sicurezza nell’ambito provinciale.

Il Prefetto è nato come rappresentante in provincia del Governo e quindi, a parte i singoli poteri che gli sono attribuiti in modo determinato, ha tipicamente una generale posizione di supervisione, di soprintendenza: è in sostanza l’organo di chiusura dell’Amministrazione statale in provincia.

Con la legge 121/1981 (“Nuovo ordinamento dell’Amministrazione della pubblica sicurezza”), poi, al Prefetto è stata attribuita la funzione di Autorità provinciale di pubblica sicurezza (art.13 primo comma), con un ruolo di carattere attivo, a contenuto generale, titolare di competenze di impulso e di indirizzo di tutti gli organi di pubblica sicurezza della provincia.

Il contrappeso a quanto disposto a proposito dell’autorità è dato dalla previsione espressa nel secondo comma dello stesso art.13 sulla responsabilità prefettizia in materia di pubblica sicurezza.

È al prefetto, dunque, che vanno esposte le problematiche generali attinenti alla sicurezza pubblica dagli amministratori locali, da enti vari, da associazioni di cittadini.

È al prefetto che la legge (art.13, comma 3) obbliga i vertici provinciali delle forze di polizia (questore, comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza) a tenere tempestivamente informato di tutto quanto interessi la pubblica sicurezza in provincia. E la precisazione che l’informazione debba essere tempestiva, cioè avvenire in tempo utile, mostra come essa sia finalizzata all’intervento attivo del prefetto che potrà consistere nella emanazione di direttive di indirizzo e coordinamento per adeguare l’azione delle forze di polizia alle situazioni che si verificano.

Direttive non significa mancanza di poteri d’ordine che sono sempre esistiti nel Prefetto e l’art.65 ultimo comma della L.121/1981 ne è una conferma mentre il potere di coordinamento riferito genericamente alle “attività” delle forze di polizia delinea un ambito di ampiezza omnicomprensiva confermando la possibilità che ha il prefetto di influenzare ogni aspetto dell’azione di pubblica sicurezza in provincia.

Il potere di coordinamento delle forze di polizia del Prefetto (insieme a quello tecnico-operativo esercitato dal Questore che è anche autorità provinciale di pubblica sicurezza) svolto ordinariamente e sistematicamente, è lo strumento fondamentale per esercitare quella forte controspinta all’azione criminale sempre più invadente che oggi non può fronteggiare una sola forza di polizia.

Anche in questo è fondamentale il collegamento posto dalla legge suindicata tra il Prefetto come Autorità di pubblica sicurezza e il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica qualificato organo ausiliario di consulenza del Prefetto che lo presiede e di cui fanno parte i vertici provinciali delle forze di polizia, il sindaco del capoluogo ed altri rappresentanti istituzionali la cui presenza è ritenuta utile per la tutela dell’ordine pubblico. Il Comitato che è un organo non decisionale, accompagna l’azione del Prefetto costantemente e senza limiti di oggetto.

Nel sistema della sicurezza pubblica, dunque, il coordinamento prefettizio delle forze di sicurezza è diventato sempre più fondamentale e va utilizzato in modo sempre più ordinario senza attendere situazioni emergenziali.

*****

La “bizzarra” visione del nuovo Governo sulla immigrazione e sui soccorsi in mare

Immigrazione e soccorso umanitario in mare, la singolare visione del Ministro dell’Interno

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link