‘Aver cura del vero’, conclusa la seconda edizione del corso di Fnsi e Università di Padova
Un metodo per leggere la complessità del reale. Questo uno degli obiettivi principali se non il primo che, secondo Michela Murgia, deve darsi chiunque faccia un lavoro di formazione.
E questa è la sfida che si sta portando avanti con il corso universitario avviato due anni fa da Sindacato Giornalisti Veneto con l’Università di Padova e la Fnsi, in collaborazione con Sindacato Giornalisti Trentino Alto Adige e Articolo 21 e con l’adesione dell’Ordine.
Una giornata stimolante e costruttiva quella di sabato 12 novembre, nella sede della Scuola di Psicologia dell’Università di Padova, con la conclusione della seconda edizione del percorso di alta formazione “Raccontare la verità: informare costruendo una società inclusiva” insieme al percorso gemello “Alfabetizzazione digitale a scuola: promuovere la passione per la verità e l’inclusione” che ha visto la contaminazione e la collaborazione fra giornalisti e insegnanti, professioni certo diverse ma molto simili nella responsabilità sociale che rivestono. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Antonio Megalizzi di Trento che ci ha dato fiducia.
Circa duecento i partecipanti, in presenza e on line, nella prima parte dell’evento, quella del mattino aperta al pubblico, i quali hanno potuto constatare la singolarità, forse l’unicità, di questa proposta formativa e professionale che si basa sulla necessità di un modello multidisciplinare e di un progetto di formazione continua per “aver cura del vero” nella pratica quotidiana. Chi si iscrive a questo corso di alta formazione, infatti, sa che deve mettersi in discussione tanto nelle certezze quanto nei dubbi, sa che deve studiare in maniera sistematica, sa che è chiamato a verifiche periodiche sui temi affrontati, sa che deve produrre elaborati a più livelli di complessità fino alla tesi finale da discutere davanti ai relatori e agli altri corsisti. Un corso di alta formazione accademico ma non in senso tradizionale, appunto perché va oltre i rigidi steccati di una cultura settoriale. Una sfida, certo.
In apertura un caloroso abbraccio alla direttrice dei corsi, la professoressa Laura Nota.
I saluti, fra cui quelli di Rocco Cerone, segretario Sgtaa e della preside dell’Istituto comprensivo 2 Bassano, Marika Fiorese. Quindi l’introduzione nella quale Sara Santilli, Monica Andolfatto e Roberto Reale, docenti e componenti del Comitato scientifico del corso, hanno risposto alla domanda “cosa ci meritiamo”.
La lezione di Murgia, scrittrice e intellettuale, sull’importanza delle parole «che non sono neutre» e del loro utilizzo, perché «il linguaggio obbedisce a rapporti di potere e li restituisce in maniera amplificata alle persone che ricevono i messaggi». E ancora «le parole sono le infrastrutture del linguaggio, riproducono i pensieri che tu hai, riproducono i pregiudizi e le discriminazioni di chi scrive e confermano i pregiudizi e le discriminazioni di chi legge».
A seguire la lezione di Giuseppe Giulietti, presidente Fnsi, con il suo richiamo all’articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà di stampa, che va letto nella sua doppia valenza di diritto delle cittadine e dei cittadini a essere correttamente e compiutamente informati e del dovere da parte delle giornaliste e dei giornalisti a informare in maniera professionale e con accuratezza.
Per concludere con la lezione di Federico Boffa, economista, docente alla Lub, Libera università di Bolzano, che ha illustrato, con dati e statistiche, quanto i social possano e riescano a influenzare la gerarchia delle notizie partendo dall’analisi scientifica delle elezioni politiche americane del 2018 e del mainstream italiano fra 2019 e 2020, in rapporto al grado di accessibilità a internet. E quanto, come, e perché la disinformazione sul web diventi virale.
Sabato è stata anche e soprattutto la giornata in cui si è data voce alle corsiste e ai corsisti, che hanno trovato un punto preziosissimo di riferimento nella tutor Carla Tonin. Un momento entusiasmante e gratificante, in cui si sono toccati con mano i risultati raggiunti in termini di apprendimento e capacità di elaborazione critica.
I nomi delle e dei protagonisti: Maria Grazia Baggio, Orietta Baldovin, Alessandra Barbieri, Lorenzo Bertani, Ilaria Bionda, Ileana Bonadies, Rachele Bonato, Emilia Borso, Simone Cavallin, Emanuele Cappellotto, Alessandra Carretta, Genny Dalle Nogare, Lorenz Victor Severino Danzo, Laura De Conto, Veronica Deriu, Elisa Di Benedetto, Fabio Donadibus, Marco Durigon, Anna Fioravanzi, Marika Fiorese, Edoardo Franchin, Antonella Giacomini, Moreno Gioli, Gabriella Giorgione, , Monica Mazzon, Linda Meridio, Annalisa Milani, Elisa Pastore, Davide Pretto, Caterina Privitera, Pierpaolo Romani, Maria Siviglia, Valentina Sperotto, Monia Spinello, Sergio Taurino, Elisa Venturin, Elena Zanella, Michele Zannoni, Gianna Zortea, Isabella Zotti Minici.
Foto: @VenetoStampa
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12 novembre con Michela Murgia, Giuseppe Giulietti, Nello Scavo e tanti altri
Aver cura del vero informando: corso di alta formazione universitario on line
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