Gli extraprofitti delle armi
Si vogliono giustamente tassare le imprese che hanno lucrato extraprofitti a causa di condizioni particolarissime che sono venute a crearsi in seno alla società e al mercato.
Gli extraprofitti infatti consistono nel divario (eccedenza) che si viene a creare tra il costo medio di produzione di un prodotto e il prezzo a cui lo stesso viene venduto. Avviene oggi per l’energia, è avvenuto per alcuni prodotti farmaceutici a causa della pandemia. Ma in questi tempi di crisi umanitaria che si è abbattuta sulle popolazioni ucraine non mi pare che qualcuno abbia avanzato la proposta di tassare gli extraprofitti dell’industria bellica.
La domanda quantitativa e qualitativa di nuove armi è alle stelle perché i governi europei, statunitensi e russi, piegandosi alle lobby delle industrie di armi, hanno scelto una strada “armivora”. Eppure, a differenza degli altri comparti (medicine e energia) quei prodotti (armi) sono la causa dei danni che bisognerà riparare. Quelle armi non hanno creato solo guadagni stratosferici, causano tutt’oggi lutti, dolore, distruzioni e poi sfollati e profughi. Ce n’è quanto basta per dire che la semplice Iva non è più una tassa equa per contribuire a riparare il danno che causano. Eppure voi pensate che qualcuno promuoverà una legge in questo senso? Si accettano scommesse.
*****
La metamorfosi della manifestazione “Europe for peace” sui giornali
Trackback dal tuo sito.