Libera a Palermo dal 28 al 29 ottobre. Società civile e lotta alle mafie globali dalla Convenzione ONU ad oggi
Nel 2020 la Convenzione di Palermo per la lotta contro la criminalità organizzata transnazionale ha compiuto 20 anni. Libera avrebbe voluto nello stesso anno realizzare a Palermo la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che non si tenne a causa dell’emergenza sanitaria mondiale. A vent’anni da quella importante Convenzione, e dopo più di due anni di pandemia globale, risuona ancora più forte l’esigenza di analizzare in che modo istituzioni e organizzazioni sociali – a livello locale, nazionale e internazionale – stiano operando e quali successi abbiano ottenuto in questi decenni nella lotta a mafie e corruzione, ripensando insieme strategie comuni, con uno sguardo sempre vigile alle sfide presenti e future.
Al via “CROSS – La società civile nella lotta alle mafie globali dalla Convenzione di Palermo ad oggi” che si svolgerà a Palermo presso NOZ – Nuove Officine Zisa il 28 e 29 ottobre 2022.
Le due giornate, con la presenza di oltre 50 relatori italiani ed internazionali prevedono spazi di ascolto e condivisione con tavole rotonde e speaker’s corner volti a far conoscere esperienze e progetti internazionali di lotta alla criminalità organizzata.
Nella due giorni sono quattro i focus entrati nel dibattito pubblico promosso da Libera, a partire dalla Convenzione di Palermo ad oggi: promozione dell’uso sociale dei beni confiscati; monitoraggio civico e anti-corruzione; contrasto a tratta e traffici e diritto alla verità per le vittime delle mafie.
Due giorni per dare concretezza agli obiettivi della Convenzione di Palermo, ossia di presentare risposte integrali e non scontate ai fenomeni criminali e agire dal basso in maniera proattiva sugli effetti nefasti che questi producono all’interno del tessuto sociale e dello stato di diritto. L’intento generale è quindi rimarcare non solo l’importanza della cooperazione istituzionale, giudiziaria e delle forze di polizia dei singoli Stati, ma soprattutto l’urgenza di un rinnovato coinvolgimento della cittadinanza e del mondo del sociale nel contrasto alle mafie e corruzione e di conseguenza nell’affermazione di diritti e opportunità, anche per le tante fasce di popolazione, che in Italia e nel resto del mondo, subiscono gli effetti diretti ed indiretti della violenza criminale sui propri territori.
All’epoca della firma della Convenzione, Libera, realtà nata nel 1995 a seguito delle stragi mafiose che avevano messo in crisi la tenuta delle istituzioni democratiche del Paese, si adoperava già da alcuni anni nel porre al centro del dibattito pubblico l’importanza di un coinvolgimento attivo e consapevole della cittadinanza nella lotta alle mafie. Le istanze portate avanti dalla società civile impegnata in quegli anni sono state valorizzate anche durante i lavori di scrittura della Convenzione: la necessità di mettere a punto, a livello nazionale e internazionale, un coordinamento tra realtà sociali dedite al contrasto della criminalità organizzata e alla promozione dei diritti umani in rete con le istituzioni ha gettato le basi per un’azione integrata dal livello locale a quello globale. Di fronte all’insuccesso dell’approccio esclusivamente repressivo, legislativo e giudiziario, Libera insieme a tante altre realtà della società civile ha promosso così un cambio di rotta nel contrasto alle mafie, estendendo il raggio d’azione della lotta verso l’orizzonte culturale, educativo e preventivo. In questi decenni Libera, insieme ai suoi partner internazionali, ha progressivamente volto il suo sguardo sulla dimensione transnazionale dei fenomeni criminali, avendo modo di monitorarne l’andamento e l’evoluzione anche fuori dai confini del nostro Paese, portandoli all’ attenzione pubblica attraverso incontri, report, articoli, approfondimenti e denunce.
Come riporta l’Indice Globale 2021 della Criminalità Organizzata (Organized Crime Index 2021), promosso da Global Initiative against transnational organized Crime, ad oggi la maggior parte della popolazione mondiale vive in paesi con alti livelli di criminalità e tendenzialmente bassi livelli di resilienza al fenomeno. Secondo i dati forniti dall’indice il continente americano (nello specifico Centro e il Sud America) occupa il terzo posto tra i continenti con i maggiori livelli di criminalità, dopo Asia e Africa. I traffici maggiormente diffusi a livello globale riguardano la tratta di esseri umani, il traffico di migranti e quello di stupefacenti e di armi, anche se vi sono settorizzazioni differenti in base allo spazio e al tempo.
L’Europa è il penultimo continente, seguito dall’Oceania, per livello di criminalità mentre è al primo posto per resilienza al crimine organizzato grazie alla cooperazione internazionale e alle politiche dell’Unione Europea e dell’Italia ad oggi promosse. La tratta di persone è il mercato criminale più generalizzato, in cui i Paesi europei sono stati sia meta che transito, seguito dal traffico di droga e dal traffico di migranti. Capita di frequente che le organizzazioni criminali, italiane ed europee, sfruttano le lacune legislative, le guerre, le instabilità istituzionali per insinuarsi nei territori, allargando così lo spettro del loro potere e dei loro traffici.
In America Latina, la Colombia detiene il primato del mercato di cocaina e conseguentemente gli stati a lei adiacenti sono considerati le principali zone di transito del mondo. Sempre in America Latina, oltre al narcotraffico si incontrano numerosi altri mercati criminali, tra cui spicca il commercio illecito di risorse non rinnovabili e i traffici riguardanti flora e fauna: ad esempio, il Brasile è lo stato che maggiormente commercializza legno illegale, traffico che ha incrementato la deforestazione amazzonica. È invece in America centrale che si concentra il mercato del traffico di persone e della tratta di esseri umani, soprattutto a Panama dove transitano e arrivano numerosi migranti venezuelani. Per quanto riguarda il traffico di armi invece è il Messico ad avere un ruolo centrale smerciando le armi provenienti dagli Stati Uniti e dirette in Sud America.
In Africa, il mercato criminale principale è quello che riguarda la tratta di esseri umani, seguito dal traffico di armi. Su 54 paesi africani si determina che trenta possiedono un mercato della tratta. Si noti inoltre come l’Africa orientale sia la regione del continente con il livello più alto di criminalità dove dominano la tratta di esseri umani e il traffico di armi, mentre il narcotraffico interessa maggiormente l’Africa occidentale. In ultimo va registrato il ruolo dei gruppi criminali che in paesi come il Sudafrica assumono i caratteri sempre più simili per struttura e pervasività delle mafie autoctone.
In tale contesto si è progressivamente sviluppata l’area internazionale di Libera che oggi promuove tre reti internazionali: ALAS America Latina Alternativa Social, che conta più di 60 realtà attive in 12 paesi latinoamericani, CHANCE Civil Hub AgaiNst Organised Crime in Europe, 33 realtà in 17 paesi, e PLACE Peace and Liberation in Africa through Change and Engagement in Africa Subsahariana, 42 associazioni in 16 paesi.
Libera ha lo status consultivo con ECOSOC, fa parte del Civil Society Unit dell’UNODC ed è invitata regolarmente alle sessioni della Conferenza delle Parti della Convenzione di Palermo (UNTOC)
L’iniziativa rientrerà in un’attività più ampia, nella cornice del progetto europeo EUROPE HUB, che vuole rafforzare la cooperazione fra le associazioni della rete CHANCE in ambito giovanile e che vedrà pertanto la partecipazione di un’importante delegazione internazionale.
Per maggiori informazioni: organizzazione@libera.it
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CROSS, IL PROGRAMMA
Venerdì 28 ottobre – presso presso NOZ – Nuove Officine Zisa
9:00 – 10:00 accreditamento
Modera la giornata di lavori Lucilla Andreucci, Ufficio di Presidenza di Libera
10:00 – 10:10: saluti istituzionali del Comune di Palermo
10:10 – 11:00: “A vent’anni dalla Convenzione di Palermo: la società civile nella lotta alle mafie globali“
Luigi Ciotti, Presidente di Libera
Antonio Balsamo, Presidente del Tribunale di Palermo
Calogero Ferrara, Delegato Procura Europea EPPO
Gian Carlo Caselli, già Procuratore Capo di Palermo, oggi Presidente Onorario di Libera (in videocollegamento)
Laura Gatti, Policy Officer Commissione Europea (in videocollegamento)
11:00 – 12:30 Panel 1 “Riutilizzo sociale dei beni confiscati: nuove sfide verso l’economia civile e il bene comune”
Moderazione: Francesco Menditto, Procuratore presso il Tribunale di Tivoli e componente dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati
Massimiliano Minì, Policy Officer Commissione Europea, Unità lotta al crimine organizzato e droga (in videocollegamento)
Sebastian Casanello, Giudice Federale (Argentina)
Simona De Luca, Dipartimento per le Politiche di Coesione, Presidenza del Consiglio dei Ministri (in videocollegamento)
Vittorio Martone, Professore Associato in Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società, Università di Torino
Erlin Agich, Project Assistant OSCE Organization for Security and Co-operation in Europe
Pausa pranzo 12.30 – 14.00
14:00 – 14:20 saluti istituzionali Lia Sava, Procuratrice Generale di Palermo e Maurizio de Lucia, Procuratore Capo di Palermo
14:20 – 15:50 Panel 2 “Vigilanza civica e contrasto alla corruzione: quali forme di collaborazione tra organi di repressione, istituzioni di prevenzione e società civile monitorante”
Moderazione: Alberto Vannucci, Docente ordinario di Scienza politica, Università di Pisa e Ufficio di Presidenza di Libera
Tancredi Tarantino, Giornalista ed esperto di anticorruzione (Italia, Ecuador)
Iduvina Hernández Batrez, Attivista e direttrice di Seguridad en Democracia – SEDEM (Guatemala) (in videocollegamento)
Manuel Delia, Giornalista di Repubblika (Malta)
Mirella Dummar Frahi, Chief of Civil Society Unit at the United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC)
15:50 – 17:20 Panel 3 “Traffici internazionali: l’evoluzione delle attività illegali legate a droga, armi, persone”
Moderazione: Lucia Capuzzi, giornalista di “Avvenire”
Anabel Hernandez, Giornalista esperta di narcotraffico (Messico, Italia)
Adriano Nuvunga, Direttore del Center for Democracy and Development (CDD) & Steering Committee of the Mozambique Human Rights Defenders Network – RMDDH (Mozambico) (in videocollegamento)
Simonetta Grassi, Chief of Global Firearms Programme (UNODC)
Nicola Altiero, Vice Direttore della DIA e referente @ON, rete operativa per il contrasto internazionale ai gruppi criminali organizzati e di tipo mafioso
Pausa caffè 17:20 – 17:50
17:50 – 19:20 Panel 4 “Diritto alla verità, vittime e costruzione di memoria collettiva”
Moderazione: Daniela Marcone, referente nazionale Memoria di Libera
Graciela Lois, Fondatrice dell’organizzazione Familiares de Desaparecidos y Detenidos por Razones Políticas (Argentina) (in videocollegamento)
Dario Montana, Referente Memoria di Libera
Maria Falcone, Presidente Fondazione Falcone
Roberto Giovanni Conti, Consigliere della Corte di Cassazione
Marie Jeanne Balagizi, attivista rete RD Congo
Dalle 19:20 Aperitivo sociale con i prodotti Libera Terra
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Sabato 29 Ottobre 2022 – presso NOZ – Nuove Officine Zisa
9:00 – 9:30 accreditamento
Modera la giornata di lavori Francesca Rispoli, Ufficio di Presidenza di Libera
9:30 – 9:40 saluto Anna Aurora Colosimo, Vicaria della Prefettura di Palermo
9:40 – 9:50 Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento europeo (videomessaggio)
9:50 – 10:30 Intervento di Nando Dalla Chiesa, Presidente onorario di Libera e docente presso l’Università Statale di Milano
10:30 – 12:00 – Speakers’ corners sui progetti nazionali e internazionali promossi da Libera dedicati al ruolo della società civile nel rafforzamento dello stato di diritto.
Bien Restituido – Lucas Manjon, Referente Libera Argentina
Europe Hub – Marco Giubilo, Mafia? Nein danke!
Rise-Alb + Twist Anisa Xaka Engim Internazionale – Marialisa De Padova, Libera
YouMonitor – Giulia Norberti, Mafia? Nein danke!
Good(s) Monitoring Europe! – Tatiana Giannone, Libera – Marcella Militello, BASTA!
Wise 4 All Challenges – Valentina Zoccali, S-Com AISBL
Wings – Monica Usai, Libera – Cristina Idone, Befecadu Cesie
Liberi di Crescere – Carmelo Pollichino, Libera
Amunì – Barbara Pucello, Libera – Salvatore Inguì, Direttore Ufficio Servizio Sociale per i minorenni (USSM) di Palermo
Mafia e violenza di genere – Sabrina Garofalo, Università di Palermo
Liberi di Scegliere – Giorgio de Checchi, Libera
Diritti Vivi – Iolanda Napolitano, Libera
Ali (Abitare Lavorare Incontrare) – Eliana Messineo, Libera
12:00 – 13:00 – Conclusioni
Filippo Spiezia, membro nazionale italiano ad Eurojust (videomessaggio)
Luigi Ciotti, Presidente di Libera
Sarà possibile porre domande ai relatori inviandole, durante i panel, via whatsapp al numero 0039/3453314241
Durante le plenarie è prevista la traduzione in simultanea attraverso la piattaforma zoom in inglese, italiano e spagnolo. Nel corso degli speakers’ corners è previsto il servizio di chuchotage in italiano ed inglese.
L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube Libera contro le mafie
L’iniziativa si terrà presso NOZ Nuove Officine Zisa, via Paolo Gili, PAD. 20, 4 Palermo
Come arrivare: https://maps.app.goo.gl/Tmy73RytH1pj1F4k6?g_st=iw
Scarica qui Cross_2022 Programma
Scarica qui Cross_2022 Libretto_it
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Palermo 28/29 ottobre, Libera promuove CROSS a vent’anni dalla Convenzione ONU
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