Articolo21 si schiera contro l’azione legale vessatoria contro Sara Manisera
“Massima solidarietà e stima a Sara Manisera, massima preoccupazione per la giunta di Abbiategrasso che ha deciso di querelare la giornalista per diffamazione”.
Il portavoce di Articolo21 per la Lombardia Danilo De Biasio esprime la sua inquietudine per quanto denunciato dalla collega Sara Manisera.
Nel discorso di accettazione di un premio Sara Manisera ha detto che “ad Abbiategrasso, in provincia di Milano, ho visto le mafie entrare nel comune, negli appalti pubblici, e soprattutto dentro il cemento, perché alle mafie una cosa che piace tanto è il cemento, i centri commerciali”. Frase pronunciata – tra l’altro – davanti a persone di grande competenza come il procuratore Gratteri.
“Solo chi non vuole vedere può negare la pervasività delle mafie ovunque ci sia il boom edilizio e attività redditizie, dunque anche nell’hinterland milanese – aggiunge il portavoce Danilo De Biasio – come decine di sentenze hanno dimostrato”.
Il comunicato di Articolo 21 Lombardia si conclude stigmatizzando il comportamento dell’amministrazione di Abbiategrasso: “se l’attuale giunta si è sentita chiamata in causa – e va sottolineato che Sara Manisera non l’ha fatto – aveva diversi modi per contestare questa rappresentazione del territorio: ha scelto la modalità intimidatoria, perché quella denuncia per la frase pronunciata dalla giornalista può essere intesa solo come “querela temeraria” o, come viene conosciuta internazionalmente una slapp”.
Il ritratto di Sara Manisera è di Alekos Prete
Fonte: Articolo 21
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“Denunciata dal Comune di Abbiategrasso perché ho parlato di mafia”
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— Libera Informazione (@liberainfo) September 15, 2022
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