Libertà e Giustizia piange la scomparsa di Lorenza Carlassare
È venuta a mancare stamane Lorenza Carlassare. Una gran donna! Fu la prima italiana a ricoprire la cattedra di Diritto Costituzionale, dopo essere stata allieva del giurista Vezio Crisafulli.
Era a nata a Padova il primo aprile del 1931. Ha insegnato all’Università di Padova, quindi a Verona e a Ferrara, per poi fare ritorno nella città natale, nella cui facoltà di giurisprudenza ha insegnato fino alla collocazione fuori ruolo, divenendo professoressa emerita. È stata accademica dei Lincei, oltre che socia dell’Accademia Olimpica di Vicenza e dell’Accademia Galileiana di Scienze e Arti di Padova. Sposata con lo studioso di Diritto internazionale Giovanni Battaglini, professore ordinario all’Università degli Studi di Ferrara scomparso nel 2005, Carlassare lascia una figlia, Raffaella Battaglini, scrittrice e drammaturga.
Negli anni ha contribuito alla redazione della Storia d’Italia Einaudi e partecipato alla commissione per le riforme costituzionali, istituita nella XVII legislatura per elaborare proposte di modifica della seconda parte della Costituzione. Si dimise però l’11 luglio 2013, in polemica con la sospensione dei lavori parlamentari. ottenuta dal Popolo della Libertà a seguito della fissazione dell’udienza per il ricorso in Cassazione contro la sentenza del processo Mediaset. Episodio che definì come una “disfatta morale” e “un’intimidazione […] verso la Cassazione”. Nel 2014 viene proposta dal Movimento 5Stelle alla presidenza della Repubblica.
Nel 2015 riceve il riconoscimento “Premio Art. 3″ istituito dall’Associazione Art. 3. Nel 2016 contribuisce con diversi interventi sia in tv che sui giornali al confronto pubblico contro la proposta Renzi-Boschi di riforma costituzionale, in sostegno del No nel referendum confermativo del 4 dicembre.
Nel 2020, in occasione del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, si è schierata per il Sì. In quest’ultimo anno ha assunto posizioni nettamente pacifiste in relazione al conflitto russo-ucraino, dichiarando apertamente il suo dissenso sulla partecipazione italiana alla guerra, all’impiego di armamenti e all’aumento delle spese militari approvato dal Parlamento.
Delle sue opere, oltre a numerose pubblicazioni di carattere scientifico, tra i titoli ricordiamo: Conversazioni sulla Costituzione (Cedam, 1996, 2011) e Nel segno della Costituzione. La nostra carta per il futuro (Feltrinelli, 2012).
Oltre all’impegno di giurista e docente, Carlassare è stata molto presente in favore della conoscenza e della difesa della nostra Carta con la pubblicazione di libri e articoli su quotidiani e periodici, ma anche partecipando in prima persona all’attivismo culturale dell’associazione Libertà e Giustizia, fondata a Milano venti anni fa, nel 2002. La costituzionalista ha fatto parte per diversi anni del Consiglio di Presidenza di Leg di cui, fino all’ultimo, è stata garante e socia onoraria. “Una voce autorevole -come ricorda Stefano Innocenti del Consiglio di Direzione – ma anche libera e indipendente. Ha contribuito in modo decisivo alla vita e al profilo della nostra Associazione”.
Sì, Lorenza Carlassare pensava con la sua testa. E che testa. Il rigore delle sue argomentazioni era accompagnato da una grandissima capacità di esporre in maniera semplice e diretta le sue idee e spesso da un’ironia briosa e pungente. Ascoltarla era un piacere e, allo stesso tempo, un modo per apprendere concetti complessi.
Con quella bella testa bianca, che spesso scuoteva sorridendo – sia in cenno di assenso, che di diniego – a 91 anni possedeva ancora la carica di una ragazza, uno spirto indomito e vivacissimo che non si era appannato col trascorrere del tempo.
Cara Lorenza ci mancherai molto.
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