Milano e la criminalità di strada
Alcuni giorni fa la sicurezza nella Città metropolitana di Milano è tornata alla ribalta mediatica dopo le polemiche dichiarazioni, espresse in un post indirizzato al Sindaco, da Chiara Ferragni, la nota influencer “angosciata ed amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano”.
Pronta la risposta del Sindaco che non ha condiviso quanto detto dalla influencer pur sottolineando che sul tema della sicurezza c’è una forte sensibilità dei cittadini per concludere che “cercheremo di fare di più ma molto dipende dal Ministero” coinvolgendo, così, nel dibattito anche chi, a livello provinciale è il responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza, ossia il Prefetto il cui interevento non si è fatto attendere.
Così, in una intervista (Corriere della Sera del 17 luglio), l’Autorità provinciale di pubblica sicurezza (appunto, il Prefetto), parla di “un’aspettativa di sicurezza” precisando che in tema di rapine nei negozi e furti in appartamento (che molti cittadini non vanno più neanche a denunciare) “siamo ai minimi rilevati nell’ultimo ventennio” anche se “altri reati aumentano” con il riferimento a quelli di “strada”.
Ma sono proprio questi ultimi (in particolare borseggi, scippi, risse con accoltellamenti, spaccio di stupefacenti) a creare allarme e insicurezza tra i cittadini e il fatto che “Milano sta vivendo una stagione di eventi e vita all’aperto come mai in passato” dovrebbe indurre il Prefetto ad esercitare quel potere di coordinamento delle forze di polizia che la legge gli attribuisce per garantire più sicurezza a tutti.
Milano, peraltro, continua ad essere una “appetibile” piazza di spaccio di droghe, la seconda in Italia, dopo Roma, come emerge dai dati statistici contenuti nella relazione annuale della DCSA 2022 (dati riferiti al 2021) ma anche da quelli dei primi sei mesi del 2022 (oltre 1 tonnellata di stupefacenti complessivamente sequestrati dalle forze di polizia, 1.091 le persone denunciate all’autorità giudiziaria per spaccio di cui ben 603 stranieri).
Un tema, quello della sicurezza, sicuramente, delicato che più che il Sindaco responsabile della sicurezza urbana intesa come tutela dal degrado fisico, ambientale, riguarda il Prefetto e il Ministro dell’Interno con il quale lo stesso Sala ha detto che tornerà a parlarne.
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Gestione della sicurezza pubblica, tra criticità storiche e delittuosità in aumento
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