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A trent’anni da via D’Amelio, nuova edizione de “L’agenda rossa di Paolo Borsellino”

Chiarelettere il . Recensioni

A trent’anni dalla strage di via D’Amelio rinnoviamo il ricordo di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta con la nuova edizione aggiornata di “L’agenda rossa di Paolo Borsellino” di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, con prefazione di Marco Travaglio (Chiarelettere, 2022).

Alla luce della recente sentenza del Tribunale di Caltanissetta che, con la prescrizione di due dei tre imputati e l’assoluzione del terzo, conferma ancora la mancanza di un colpevole per il più colossale depistaggio della storia d’Italia, siamo convinti che oggi più di ieri il valore della memoria sia un bene da difendere a ogni costo.

“Ho capito tutto” ripeteva Borsellino negli ultimi giorni della sua vita, mentre lavorava disperatamente alla verità sulla strage di Capaci. Cinquantasei giorni dopo l’esecuzione di Falcone, arrivò la sua.

Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza ricostruiscono quei momenti drammatici con il supporto delle carte giudiziarie, le testimonianze di pentiti ed ex colleghi magistrati, le confidenze di amici e familiari. E ci restituiscono le pagine dell’agenda scomparsa nell’inferno di via D’Amelio, in cui Borsellino annotava minuziosamente appuntamenti e intuizioni investigative. Qualcuno si affrettò a requisirla: troppo scottante ciò che il magistrato vi aveva scritto nella sua corsa contro il tempo. Chi incontrava? Chi intralciava il suo lavoro in procura? Quali verità aveva scoperto? E perché, lasciato solo negli ultimi giorni della sua vita, disse: “Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia… Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”?

Nella premessa a questa nuova edizione, pubblicata a trent’anni dalla strage, gli autori riannodano le fila delle azioni investigative e giudiziarie che da lucidi cronisti documentano con ostinazione fin da quel tragico 1992. Oggi sappiamo che dietro il “più colossale depistaggio della storia d’Italia”, c’è la mano dello Stato, una verità che non può più essere taciuta.

«Mario Bo e Fabrizio Mattei hanno depistato le indagini su via D’Amelio, ma non nell’interesse di Cosa Nostra. Cade l’aggravante di avere favorito la mafia, e per loro è scattata la prescrizione. Il terzo, Michele Ribaudo, è stato assolto. Torna sotto i riflettori investigativi Vincenzo Scarantino, per il quale la Corte ha deciso di rinviare gli atti in procura, per procedere per calunnia»

«“Aspetteremo le motivazioni” per presentare appello, ha detto l’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino. Che ha aggiunto: “È una sentenza che non ci soddisfa”»

Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza
“L’agenda rossa di Paolo Borsellino”
Con prefazione di Marco Travaglio
Chiarelettere, 2022
Pagg. 256, € 12,00

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L’agenda rossa di Paolo Borsellino

Caltanissetta: nessun colpevole nel depistaggio per strage via D’Amelio

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