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“Cose nostre” racconta la storia di Natale Mondo

Ufficio Stampa Rai il . Brevi, Forze dell'Ordine, Informazione, Mafie, Memoria, Sicilia

È il giovane agente di polizia Natale Mondo, infiltrato nei clan mafiosi di Palermo e per questo punito con la morte il 14 gennaio 1988 il protagonista della prima puntata della nuova edizione di “Cose Nostre”, in onda lunedì 11 luglio alle 23.00 su Rai 1.

Mondo, sposato e padre di due bambine, faceva parte di quella squadra di superpoliziotti della questura di Palermo, il cosiddetto “avamposto degli uomini perduti”, che dava la caccia ai latitanti più pericolosi della Sicilia.

Braccio destro di Ninni Cassarà, collega fidato di Beppe Montana, Mondo ha partecipato a una serie di indagini che hanno portato alla sbarra del Maxiprocesso di Palermo molti dei più sanguinari boss mafiosi.

Grazie alla conoscenza del territorio e alla sua rete di contatti, Mondo riesce a infiltrarsi nelle cosche del suo quartiere e ad avvicinare alcuni pericolosi trafficanti carpendo preziose informazioni sulle loro attività. Alla morte del suo dirigente e amico Ninni Cassarà, anch’egli ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985, salta la sua unica copertura. Nessuno può più testimoniare che Mondo lavora come infiltrato e per questo l’agente viene arrestato con la più infamante delle accuse, quella di essere la talpa dei clan all’interno della questura di Palermo.

Dopo un lungo calvario giudiziario Natale Mondo riesce a dimostrare la sua innocenza ai magistrati, ma questo segna anche la sua condanna a morte. Il doppio gioco è ormai venuto alla luce e la mafia non perdona. Il 14 gennaio 1988, dopo mesi da incubo trascorsi con la costante paura della vendetta di Cosa Nostra, Natale Mondo viene raggiunto sotto casa da un gruppo di sicari che lo uccide senza pietà. L’agente di polizia non fa nemmeno in tempo a estrarre la pistola che viene crivellato di colpi mentre la moglie e le due bambine sentono il rumore sordo degli spari che portano via per sempre il loro caro.

Cose Nostre è un programma di Emilia Brandi, Vincenza Berti, Giovanni Bianconi, Alessandro Chiappetta, Beniamino Daniele, Sergio Leszczynski, Federico Lodoli. Regia di Raffaele Maiolino.

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