Foggia, sequestrato cellulare a cronista: «Basta violazioni del segreto professionale»
Il caso del direttore della testata online ‘L’immediato’, Francesco Pesante, ripropone l’urgenza di un intervento normativo a tutela delle fonti, essenza stessa del giornalismo. Al collega la solidarietà del sindacato, pronto a sostenerlo in tutte le iniziative che vorrà intraprendere
L’Associazione della Stampa di Puglia e la Federazione nazionale della Stampa italiana esprimono solidarietà al collega Francesco Pesante, direttore della testata online ‘L’immediato’ di Foggia, al quale agenti della Squadra Mobile hanno sequestrato, mercoledì 22 giugno 2022, sulla base di un decreto emesso dal pm Rosa Pensa, il telefono cellulare nell’ambito delle indagini sulla divulgazione di un video, registrato dalle telecamere di sicurezza del carcere di Foggia, sulle fasi di un omicidio compiuto il 17 maggio scorso.
Assostampa Puglia e Fnsi «denunciano con forza la pratica, tanto più inaccettabile quanto ormai diffusa, di sequestrare gli strumenti di lavoro dei giornalisti per risalire alle loro fonti, in contrasto con il segreto professionale e in violazione delle numerose sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo».
L’ennesimo caso che ha visto protagonista Francesco Pesante «ripropone l’urgenza di un intervento normativo a tutela delle fonti giornalistiche e del segreto professionale, essenza stessa del giornalismo», incalza il sindacato, che «sosterrà tutte le iniziative che il collega deciderà di intraprendere a difesa del proprio lavoro e del diritto di cronaca, che azioni come questa mettono in pericolo insieme con il diritto dei cittadini ad essere informati».
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Il pm sequestra il cellulare ad un giornalista foggiano, aveva pubblicato il video di un omicidio
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