“Scatti di Memoria”, i giovani parlano con le foto
Favignana: l’impegno contro le mafie, la difesa della legalità. Inaugurata all’interno dello stabilimento Florio la mostra del contest fotografico promosso da Anm, Camera Penale di Trapani e associazione Libera
Approda a Favignana la mostra “Scatti di Memoria”, frutto del contest fotografico promosso da Anm (Associazione nazionale magistrati), dalla Camera Penale di Trapani e dall’associazione Libera, che dal 2 aprile scorso e sino a qualche giorno addietro ha visto esposte a Trapani, a Torre di Ligny, le foto proposte dagli studenti delle scuole superiori di Trapani, Erice e Alcamo, al termine di un percorso di formazione e conoscenza sviluppatosi durante l’anno scolastico e che ha visto tra gli altri la partecipazione del Procuratore della Repubblica Gabriele Paci, del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, e del fotografo Tony Gentile.
La mostra è stata inaugurata all’interno dello stabilimento Florio e resterà aperta sino al 19 luglio. Si inserisce nell’ambito delle iniziative che il Comune di Favignana ha organizzato per ricordare a trent’anni dalle stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio, i magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e i poliziotti delle loro scorte, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.
“Egadi memoria: trent’anni dalle stragi mafiose. Non li avete uccisi” è il titolo dato a una serie di incontri che cominciati lo scorso 21 maggio si concluderanno il prossimo 19 luglio. Tra i protagonisti Fiammetta Borsellino, il presidente del Tribunale di Marsala Alessandra Camassa, l’ex presidente del Senato Piero Grasso, i giudici Giuseppe Ayala e Giuseppe Di Lello, il procuratore Michele Prestipino, il direttore della Dia Maurizio Vallone, i giornalisti e scrittori Pif e Salvo Palazzolo.
Giovedì scorso c’è stato l’appuntamento previsto in cartellone con la mostra “Scatti di Memoria”. Il sindaco Forgione, il presidente e il segretario della sottosezione dell’Anm di Trapani, rispettivamente il giudice Giancarlo Caruso e il sostituto procuratore Francesca Urbani e il presidente della Camera Penale di Trapani, avvocato Marco Siragusa, hanno presentato la mostra e illustrato gli ottimi risultati raggiunti con un “moderno” coinvolgimento degli studenti: hanno ascoltato e hanno poi loro parlato con le foto, adesso sistemate all’interno dello stabilimento Florio accompagnate dalle didascalie illustrative.
“Abbiamo promosso – spiegano i promotori del contest fotografico Scatti di Memoria – attraverso la fotografia, un momento di riflessione attiva sul tema della memoria delle stragi di mafia e, in generale, sul senso e sul valore della legalità all’interno della società civile. Con questa iniziativa abbiamo affidato agli studenti delle scuole superiori del territorio trapanese il compito di elaborare un messaggio artistico che racchiuda una visione personale ed autonoma del rapporto con il passato costituito dai gravi episodi di criminalità che non hanno risparmiato, nella città di Trapani e non solo, vittime innocenti e semplici cittadini. Alle ragazze e ragazzi trapanesi abbiamo chiesto di proiettare il loro sguardo sul presente, alla ricerca di segni di speranza e resilienza rispetto al tentativo, mai placatosi, di piegare la coscienza individuale all’accettazione di forme di intimidazione e di violenza”.
A guardare le foto appare chiaro che l’iniziativa ha riscosso consenso ma soprattutto raggiunto l’obiettivo fissato, tanto che già all’apertura del uovo anno scolastico verrà riproposto un nuovo bando per arrivare ad una seconda mostra sempre sotto l’insegna “Scatti di Memoria”.
“La mostra – sottolinea il sindaco di Favignana Francesco Forgione – si inserisce a pieno titolo nell’ambito del progetto di memoria che abbiamo deciso di sviluppare coinvolgendo la comunità egadina ma anche i tanti turisti che hanno cominciato ad affollare le Egadi e non a caso rimarrà esposta sino al 19 luglio. L’amministrazione comunale dell’arcipelago ha molto apprezzato l’idea del contest fotografico che appare una giusta scelta tesa non solo a tenere viva la memoria ma a riflettere attraverso lo sguardo e l’obiettivo fotografico di ragazzi che nel 92 non erano nati su che cosa sono le mafie e l’Antimafia oggi”.
“C’è grande soddisfazione – dice il presidente dell’Anm trapanese, giudice Caruso – nel vedere esposte le foto degli studenti che hanno aderito al contest in un luogo così importante come lo stabilimento Florio qui a Favignana. Un importante riconoscimento agli studenti che hanno liberamente declinato le loro idee a proposito di legalità, giustizia, le foto danno una forma alla memoria e ci dimostrano come i ragazzi desiderano affrancarsi dal fenomeno mafioso. Quello di Favignana è stato un bel momento di comunicazione “.
Una buona parte delle foto sono legate alla strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985. Quando la mafia con una autobomba tentò di uccidere l’allora pm Carlo Palermo, cancellando però la vita di una mamma, Barbara Rizzo, e dei suoi figlioletti, i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta. La donna con la sua auto stava accompagnando quella mattina i figli a scuola, l’esplosione li colpì in pieno. I mafiosi appostati a pochi metri non esitarono a usare il telecomando per scatenare la potente deflagrazione nonostante sul percorso seguito dalla blindata e dalla scorta del magistrato ci fosse un’altra auto.
Ma oggi il ricordo di quella strage, lontana 37 anni, spesso è affievolito, anche per debito di approfondita conoscenza. “Grazie all’incontro con il procuratore Gabriele Paci – aggiunge il giudice Caruso – che è stato pm a Caltanissetta dell’ultimo troncone investigativo, abbiamo ricostruito la memoria di quella orribile strage, gli studenti hanno conosciuto la vicenda giudiziaria con tutte le sue implicazioni storiche, le connessioni con il narcotraffico, la massoneria e con le vicende della storia italiana”. Tra i presenti all’inaugurazione un gruppo di ricercatori dell’università La Sapienza di Roma.
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