Una mappa di storie e voci. Nascita di un’inchiesta
Luoghi di lavoro che chiudono, persone che partono e si spostano, interessi criminali e mafiosi, milioni di soldi in arrivo. Intorno, un mosaico di voci che si intrecciano, si sovrappongono, vanno in direzioni diverse. È questo il quadro – o forse, meglio, la mappa – che abbiamo di fronte nel primo mese di lavoro per l’inchiesta a cui stiamo lavorando.
Una mappa che non è fatta solo di luoghi geografici, ma anche e soprattutto di racconti e testimonianze: dopo aver probabilmente perso qualche diottria analizzando centinaia e centinaia di pagine di carte giudiziarie, visure e progetti, è arrivata la fase delle domande e dell’ascolto.
Telecamere e microfoni hanno raccolto, in queste prime settimane, volti e voci di chi vive il territorio su cui cerchiamo di fare luce: storie di lotta, rilancio, ma anche disattenzione e indifferenza o, ancora, nostalgia di tempi passati raccontati in dialetto stretto. Storie raccolte per le strade, nei bar davanti a un bicchiere di bianco o negli uffici.
Così come ogni carta giudiziaria che abbiamo letto ha aperto nuovi temi da approfondire, anche ogni persona che decide di parlare davanti alla telecamera ci consiglia nuove strade da battere, nuovi luoghi da attraversare e capire.
Si aggiungono così altri tornanti da superare in macchina e nuovi dubbi su cui confrontarci con i nostri tutor Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, sempre pronti a suggerirci modalità e punti di vista e a ricordarci che ogni dettaglio è importante per quella mappa che, approfondimento dopo approfondimento e intervista dopo intervista, stiamo cercando di raccontare.
* Finalisti della 11a edizione del Premio Roberto Morrione
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