Non possiamo lasciare al solo lavoro della magistratura e alle forze dell’ordine la vigilanza sulla nostra democrazia, spetta anche a noi cittadini fare la nostra parte esercitando quotidianamente un’ esercizio di responsabilità. Se è vero che la politica è in un certo senso specchio della società – tanto più in un regime democratico, dove è il consenso del popolo a decidere la classe dirigente – c’ è stata una diserzione collettiva dalla responsabilità a rendere possibile il riemergere di certe figure e certe dinamiche di potere.
Serve una consapevolezza diffusa, condivisa da tutte le forze politiche, che tenga fuori mafia e corruzione dai momenti di confronto elettorale e dall’amministrazione e governo dei nostri territori. Deve essere chiaro che esiste un principio etico e morale davanti al quale non ci possono essere opacità, compromessi, opportunismi e le convenienze ispirate alle logiche del fine che giustifica i mezzi.
In una nota Libera commenta l’arresto per scambio elettorale politico-mafioso uno dei candidati di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo