Ifj, dal 31 maggio in Oman il 31° Congresso Mondiale
Tutto pronto a Mascat per accogliere gli oltre 250 delegati provenienti da 92 Paesi. Al centro dei lavori temi quali il contrasto alla sorveglianza dei giornalisti, l’esigenza di porre fine all’impunità per i crimini contro gli operatori dei media, le conseguenze della pandemia, la parità di genere nel giornalismo.
Tutto pronto a Mascat, in Oman, per il 31° Congresso Mondiale della Federazione internazionale dei giornalisti, in programma dal 31 maggio al 3 giugno 2022. Ai lavori prendono parte oltre 250 delegati in rappresentanza dei sindacati e delle associazioni di categoria di 92 Paesi. Al centro del Congresso i temi “caldi” della professione, dalle azioni di denuncia e contrasto alla sorveglianza dei giornalisti, a quelle per porre fine all’impunità per i crimini contro gli operatori dei media, alla parità di genere nel giornalismo.
A fare gli onori di casa l’Associazione dei giornalisti dell’Oman, che per martedì 31 maggio ha organizzato una conferenza su “L’impatto della pandemia di Covid sul giornalismo e sulle redazioni” e sulle iniziative poste in essere dagli affiliati alla Ifj per salvare posti di lavoro e vite negli ultimi due anni.
Sempre il 31 maggio in programma anche una prima riunione del neoeletto Consiglio di genere della Federazione internazionale, chiamato a illustrare le campagne messe in atto in questi tre anni per – fra l’altro – sradicare la violenza contro le giornaliste, colmare il divario retributivo di genere, favorire l’accesso delle donne a ruoli di primo piano nei media.
Spazio poi a tavole rotonde e incontri e ad un’assemblea, mercoledì 1° giugno, cui è prevista la partecipazione dei familiari di alcuni giornalisti uccisi che a Mascat racconteranno le loro storie e chiederanno sostegno nella loro richiesta di verità e giustizia.
Il Congresso prevede anche una sessione speciale per celebrare il 30° anniversario dell’International Safety Fund. «Gli ultimi tre anni – anticipa la Ifj – sono stati particolarmente impegnativi per i giornalisti di tutto il mondo. La violenza contro i cronisti è aumentata ovunque, con quattro Paesi nell’occhio del ciclone: Afghanistan, Messico, Yemen e Ucraina. Leader sindacali e reporter di questi Paesi si riuniranno per raccontare in prima persona le loro esperienze in una sessione speciale sul giornalismo in prima linea».
Trentaquattro le mozioni presentate per il dibattito, che andranno ad alimentare il programma di lavoro 2022-2025 della Federazione internazionale, comprese iniziative per l’uguaglianza di genere nei media, per la sicurezza e la protezione dei giornalisti, sulla necessità di regolamentare la vendita e l’uso di spyware e un appello per l’immediato rilascio dei giornalisti in carcere per aver svolto il loro lavoro.
In calendario anche il rinnovo del Comitato Esecutivo della Ifj e l’elezione di cinque alti funzionari, fra cui il nuovo presidente. «Il Congresso della IFJ – dichiara il presidente uscente Younes Mjahed – consente agli affiliati di incontrarsi, discutere il programma di lavoro per gli anni a venire ed eleggere i nuovi vertici. Questo appuntamento arriva in un momento particolarmente delicato per il giornalismo, con guerre in diversi Paesi, una crescente sorveglianza degli operatori dei media e delle redazioni che stanno ancora affrontando le conseguenze della pandemia. Il Congresso ci fornirà una chiara tabella di marcia per affrontare queste sfide e rafforzare la capacità della Ifj di sostenere i suoi membri in tutto il mondo».
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Oman, al via il 31esimo congresso mondiale dei giornalisti. Presente delegazione Fnsi
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