L’omaggio Rai a Pio La Torre e Rosario Di Salvo, nel 40ennale dell’omicidio
Il ricordo in occasione del 40° anniversario dell’uccisione
Il 30 aprile 1982 viene assassinato a Palermo Pio La Torre, deputato e segretario regionale del Pci siciliano. Con lui, nella macchina crivellata dai colpi dei sicari di Cosa Nostra, c’è Rosario Di Salvo, il compagno di partito che gli faceva da autista e guardia del corpo.
La Torre si era battuto per l’approvazione della legge che introduceva il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni ai mafiosi. Per la sua uccisione, il 12 gennaio 2007, sono stati condannati 9 boss, fra cui Riina e Provenzano.
Un sacrificio e un impegno ricordati dalla Rai, in occasione del 40° anniversario dell’omicidio, con una programmazione dedicata.
Per quanto riguarda le reti generaliste, la figura di La Torre è ricostruita, con immagini e testimonianze, dal doc di Giuliana Catamo e Lorenzo Hendel proposto nello “Speciale Enigma – Pio La Torre: il figlio della terra”, in onda venerdì 29 aprile alle 15.30 su Rai 3, mentre sabato 30 aprile alle 9.00 è “Unomattina in famiglia” a ripercorrerne la vicenda.
Rai Cultura propone, invece, sul suo canale Rai Storia il doc “Diario civile – Pio La Torre, per tutta una vita”, in onda venerdì 29 aprile alle 22.45, in replica sabato 30 aprile alle 10.30, e proposto anche da RaiPlay in Home page, all’interno della sezione “Hero”.
L’agguato mortale viene, inoltre, ricostruito da “Il giorno e la storia” in onda sabato 30 aprile a mezzanotte, e in replica alle 8.30, 11.30, 14.00, 20.10.
Il portale e i social di Rai Cultura presentano uno speciale che – con filmati d’epoca, interviste e testimonianze di chi più da vicino lo ha conosciuto – ricostruiscono la vita e l’attività politica del parlamentare siciliano.
Impegno, inoltre, per l’informazione Rai che dedicherà servizi, dirette e approfondimenti nelle edizioni dei telegiornali e dei giornali radio di tutte le testate. In particolare, la redazione della Tgr Sicilia – dopo aver ripreso la manifestazione dello scorso 22 aprile, con la pulizia della lapide commemorativa da parte degli studenti di alcune scuole di Palermo – seguirà sabato 30 la cerimonia solenne che si ripete ogni anno nel giorno dell’omicidio. Proporrà, inoltre, un servizio sull’archivio di Pio La Torre, oggi custodito presso l’Istituto Gramsci siciliano, e uno sulla docufiction che proprio in questo periodo si sta girando a Palermo sulla vita del dirigente del Pci.
RaiNews24 seguirà le celebrazioni commemorative della ricorrenza con collegamenti in diretta da Palermo. Infine, l’anniversario sarà ricordato a pagina 407 di Televideo all’interno della rubrica “Accadde oggi”.
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“Pio La Torre. Per tutta una vita” in onda su Rai Storia venerdì 29/4
Quarant’anni fa, il 30 aprile del 1982, viene ucciso a Palermo Pio La Torre. Con lui cade, sotto i colpi dei sicari della mafia, Rosario Di Salvo, il compagno di partito che gli faceva da autista e guardia del corpo.
Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nominato Prefetto di Palermo immediatamente dopo quell’attentato, a chi gli chiede perché la mafia abbia ucciso Pio La Torre, risponde “per tutta una vita”.
Pio La Torre si è sempre schierato in difesa degli ultimi e in Sicilia questo ha voluto dire battersi contro gli interessi illeciti della mafia. Da quando, appena ventenne, guida le lotte contadine per la terra, passando per l’opposizione al Sacco di Palermo, fino alla mobilitazione contro la base missilistica di Comiso, La Torre combatte contro la mafia, per la legalità, la giustizia e la pace.
Un personaggio al quale Rai Cultura dedica il doc “Pio La Torre. Per tutta una vita”, in onda venerdì 29 aprile alle 22.45 su Rai Storia.
Nessuno come La Torre conosce in prima persona il fenomeno mafioso, per questo è stata fondamentale la sua presenza nella Commissione parlamentare Antimafia, di cui ha redatto, insieme tra gli altri al giudice Cesare Terranova, la relazione di minoranza; un caposaldo della lotta contro la mafia.
Ed è da quell’esperienza parlamentare che nasce la sua rivoluzionaria proposta di legge, che per prima ha previsto il reato di associazione di stampo mafioso e la confisca dei beni dei condannati. Il documentario ospita le testimonianze di coloro che più da vicino hanno conosciuto La Torre: il figlio Franco, i suoi primi compagni nel sindacato Emanuele Macaluso e Nicolò Cipolla, i suoi collaboratori nel Partito Comunista siciliano, Nino Mannino e Gioacchino Vizzini, il giornalista dell’Unità Vincenzo Vasile e l’allora cronista de L’Ora Attilio Bolzoni.
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