Ucraina, il sindacato nazionale apre tre ‘centri di solidarietà’ per i giornalisti
Il progetto è realizzato dalla Nuju con il supporto della Ifj, della Efj e dell’Indipendent Media Trade Union of Ukraine (Imtuu), grazie al sostegno fornito da partner internazionali: associazioni e sindacati di categoria, società di media e istituzioni. Le sedi sono a Leopoli, Ivano-Frankivsk e Chernivtsi
L’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina (NUJU) ha annunciato l’apertura di tre centri di solidarietà per aiutare gli operatori dei media durante la guerra. I centri si trovano a Leopoli, Ivano-Frankivsk e Chernivtsi, nelle sedi regionali del sindacato. Il progetto è stato realizzato con il supporto delle Federazioni Internazionale ed Europea dei giornalisti (Ifj e Efj) e dell’Indipendent Media Trade Union of Ukraine (IMTUU). Le risorse sono state fornite da partner internazionali: associazioni e sindacati di giornalisti, società di media e istituzioni.
I centri – fa sapere la Efj – sono aperti a tutti i reporter che operano in Ucraina. Possono essere utilizzati come redazioni, fungeranno anche da punti di distribuzione dei dispositivi di protezione e dei kit di pronto soccorso e serviranno anche per offrire formazione. In caso di emergenza, ai cronisti evacuati dai teatri di guerra sarà fornita tempestiva assistenza materiale e finanziaria.
«In questi giorni difficili, tutti i giornalisti si uniscono per aiutarsi a vicenda. I nostri partner internazionali si sono mobilitati per fornire assistenza pratica agli operatori dei media. I centri di solidarietà sono una concreta espressione del sostegno internazionale ai colleghi al lavoro in Ucraina», commenta Sergiy Tomilenko, presidente della NUJU.
Per Anthony Bellanger, segretario generale della Ifj, «la solidarietà internazionale verso i giornalisti che lavorano sotto i bombardamenti in Ucraina è fondamentale per continuare a informare il mondo sulle devastanti conseguenze dell’invasione russa. I giornalisti sono in prima linea nel raccontare le reali conseguenze per l’umanità di questa barbara guerra all’Ucraina. La Ifj – conclude – è orgogliosa di avere l’opportunità di lavorare con la NUJU per creare centri essenziali per garantire sostegno concreto ai colleghi».
E Ricardo Gutiérrez, segretario generale della Efj, aggiunge: «Ringraziamo calorosamente i sindacati e le associazioni di giornalisti che hanno risposto con generosità all’appello di Ifj e Efj. Grazie al loro contributo finanziario siamo in grado di sostenere una rete di centri di solidarietà cruciali per assicurare che il pubblico di tutto il mondo sia ben informato».
Sui siti web della Efj e della Ifj sono pubblicati i recapiti cui rivolgersi per contattare le tre strutture.
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