Bilancio positivo per la Polizia di Stato, in occasione del suo “compleanno”
A 170 anni, tanti ne ha appena festeggiati la Polizia di Stato, c’è soltanto qualche capello bianco ad evidenziare la veneranda età perché, per il resto, la vitalità, l’efficienza, la passione per il servizio dei suoi componenti ci “sono sempre” come sintetizza anche lo slogan “esserci sempre” della Istituzione che pone sempre tra gli obiettivi principali “quello di prevenire i reati garantendo la sicurezza dei cittadini” (dal sito della Polizia di Stato, 12 aprile u.s.).
La prevenzione generale, dunque, è l’azione fondamentale della Polizia ed essa si estrinseca principalmente attraverso la presenza costante, diffusa di pattuglie sul territorio urbano ed extraurbano.
I dati statistici forniti (relativi al 2021, non consolidati, elaborati a marzo 2022) in occasione della cerimonia che si è svolta in ogni provincia e in modo solenne nella Capitale alla presenza del Presidente della Repubblica, testimoniano il grande contributo dato nel controllo del territorio pur nell’ambito di un mutato contesto sociale dovuto all’emergenza pandemica che, peraltro, attenuata, permane.
Nel documento analitico (53 pagine) delle attività svolte dalle singole articolazioni centrali (Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e periferiche (Questure, Reparti delle Specialità, Reparti Mobili, Reparti Prevenzione Crimine, Artificieri ecc…), al primo posto viene, giustamente, messo l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che è quello che in ogni Questura gestisce la “sala operativa” e assicura il controllo del territorio con le Volanti.
Ebbene, pur con le deficienze di organico in diverse realtà che abbiamo più volte sottolineato scrivendo sui temi della sicurezza, sono state ben 3.328 le pattuglie volanti dispiegate giornalmente su tutto il territorio nazionale con oltre sei milioni di persone e più di tre milioni di veicoli controllati. A questi numeri vanno sommati altri due milioni tra persone e veicoli controllati dai Reparti Prevenzione Crimine inviati dal Dipartimento, in relazione a situazioni di specifici dispositivi di rinforzo da attivare in determinate località per ripristinare condizioni adeguate di vivibilità e legalità (si parla, in questi casi, di operazioni ad “alto impatto” come a Foggia e a Ostia).
A fronte di una pressione migratoria irregolare che ha registrato un significativo aumento nel 2021 (67.477 migranti a fronte dei 34.154 del 2020), sono stati eseguiti 3.420 rimpatri, mentre l’azione di contrasto verso i trafficanti di esseri umani ha portato all’arresto, nelle ore immediatamente successive agli sbarchi, di 225 persone (121 nel 2020) tra scafisti, organizzatori e basisti e al sequestro di 751 imbarcazioni.
Non meno importanti i risultati nell’azione antidroga con il sequestro di oltre 18 tonnellate di stupefacenti, la denuncia per traffico/spaccio di 9.609 persone (di cui 3.831 stranieri).
In materia di controllo della circolazione stradale non possono non destare preoccupazione le 9.600 violazioni accertate nella guida in stato di ebbrezza e gli 827 casi di guida sotto l’effetto di stupefacenti che avrebbero potuto incrementare il numero, già elevato, di incidenti stradali rilevati dalla Polizia Stradale (quasi 43 mila di cui 520 con esito mortale).
Apprezzabile l’attività di ricerca di latitanti (1.349 quelli arrestati di cui 705 catturati in ben 51 paesi e 139 appartenenti alla criminalità organizzata).
Nella panoramica sull’andamento della delittuosità risalta, in particolare, l’aumento dei casi di atti persecutori (17.317 contro i 16.744 del 2020), dei maltrattamenti contro i familiari (22.431 contro i 21.709 del 2020), delle violenze sessuali (4.960 a fronte di 4.497 dell’anno prima), l’aumento dei furti in generale (182.327 di cui solo 16.714 scoperti gli autori).
Un bilancio, alla fine, positivo dell’“azienda” Polizia che continua ad essere ben salda, in buona salute e punto di riferimento fondamentale per tutti i cittadini.
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