L’andamento della delittuosità in Italia nel 2021
Nel 2021, il totale dei delitti denunciati è stato pari a 2.071.859 con un incremento del 9% rispetto all’anno prima quando se ne annotarono 1.900.624.
È quanto emerge da un recentissimo report del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. In realtà, quest’ultimo dato è stato il più basso dell’ultimo decennio e ciò è attribuibile, come noto, alle forti restrizioni alla mobilità delle persone e delle attività commerciali adottati in quel periodo per arginare la pandemia e che si stanno progressivamente allentando (con qualche perplessità degli scienziati che suggeriscono ancora cautela).
I valori più alti si sono avuti nel triennio 2012/2013 con oltre 2milioni e ottocentomila delitti ogni anno ed in particolare nel 2013 con ben 2.892.155. L’incremento dei delitti nel 2021 è da ritenersi fisiologico per un fenomeno che tornerà a registrare valori che si avvicinano a quelli degli anni passati e già in questo scorcio di 2022 si nota questa tendenza.
L’aumento dei reati nel 2021 ha riguardato, in particolare, le truffe e le frodi informatiche (+16%), i danneggiamenti seguiti da incendio (+14%), le violenze sessuali (+12,2%), le estorsioni (+12%), i furti (+11,9%), le rapine (+9,6%), le lesioni dolose (+7,9%).
Il dato delle violenze sessuali (5.004), sottolineano i “tecnici” delle forze di polizia “conferma la necessità di riservare (..) la massima attenzione, non solo nella prevenzione e nel contrasto ma anche nel supporto alle vittime e nelle campagne informative..”. Anche se il rilevato incremento può essere interpretato come “affioramento di un sommerso”, testimonianza di una maggiore disponibilità a denunciare da parte delle vittime che sono state per il 91,70% donne, prevalentemente di nazionalità italiana (76,91%) mentre sono stati ben 1.141 i minorenni vittime con un incremento del 10% rispetto al 2020.
Sono state 3.001 le segnalazioni all’autorità giudiziaria di italiani per tale delitto sul totale di 4.979 con un incremento dell’8,57% rispetto al 2020.
I reati degli stranieri
Nell’ambito della criminalità nordafricana operante in Italia, quella proveniente dal Marocco è quella che, da alcuni anni, sta creando non pochi problemi alle forze di polizia.
Dalle analisi che vengono fatte sistematicamente dai tecnici interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, emerge come siano i marocchini, tra gli stranieri, quelli che commettono il maggior numero di reati nel nostro paese e si consolidino sempre più leader nel narcotraffico. La presenza delle compagini nordafricane, come rileva la DCSA (relazione annuale 2021), “è tendenzialmente di tipo stanziale e radicata in quasi tutto il territorio nazionale, in virtù della proficua integrazione nel tessuto socio-criminale..”.
Va anche ricordato che gli stranieri residenti regolarmente sul territorio nazionale alla fine del 2021 erano 5.171.894 (l’8,7% del totale della popolazione) con la comunità romena più consistente (1.076.412), seguita da quella albanese (433.171), marocchina (428.947), cinese (330.495).
Analizzando i dati relativi all’azione di repressione svolta dalle forze di polizia nel 2021 emergono 262.305 denunce nei confronti di stranieri ritenuti responsabili di attività illecite, pari al 31.9% del totale delle persone denunciate/arrestate.
Il maggior numero di denunce nei confronti di stranieri è stato annotato per i cittadini marocchini (33.865, pari al 12,91% di quelle riferite agli stranieri ed al 4,12% del totale nazionale (821.181).
In tema di violenze sessuali consumate (5.004 nel 2021) sono stati scoperti gli autori di 3.746 episodi, in gran parte italiani, con 261 segnalazioni, il numero più alto, riferite a marocchini (seguiti da romeni, albanesi, tunisini, pakistani e nigeriani).
Marocchini in testa alla classifica degli stranieri anche per le rapine con 1.745 denunciati sul totale, per tale delitto, di 6.870 (sono in seconda e terza posizione, invece, per le rapine in abitazione che vedono romeni e albanesi in testa), mentre per i furti, sono stati denunciati 4.567 marocchini (sul totale di 29.159 stranieri pari al 15,66%).
Va anche sottolineato che, in generale, l’incidenza degli autori degli “irregolari” sul totale degli stranieri denunciati è oscillata mediamente intorno al 30-32% negli ultimi dieci anni con una punta del 45,6% nel 2017.
In tema di traffico/spaccio di stupefacenti i marocchini sono stati, ogni anno, gli stranieri più numerosi denunciati all’autorità giudiziaria; ben 27.205 dal 2010 al 2020 con il valore più alto nel 2011 (3.320) e quello più basso nel 2020 (2.172).
In generale anche per la criminalità marocchina sono valide le considerazione fatte dalla DCSA nel 2021 che evidenzia l’evoluzione delle compagni criminali nordafricane da strutture fiacche e poco stabili a “network” integrati e complessi. L’attenzione, quindi, degli apparati di sicurezza deve essere massima per impedire l’evoluzione di tali gruppi delinquenziali in sodalizi mafiosi come è avvenuto con la criminalità nigeriana.
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