Sandro Pertini e la giustizia sociale
Il 24 febbraio 2022 è il 32° anniversario della morte di Sandro, avvenuta nel 1990.
Il 20 febbraio 2022 è la giornata mondiale della giustizia sociale. Ricorre ogni anno a seguito della dichiarazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 26 novembre 2007. Questa volta in particolare punti nodali sono il divario digitale, che potrebbe nuocere al lavoro e ai diritti umani, lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza di genere e l’accesso al benessere sociale e alla giustizia per tutti.
Vangelo: secondo Matteo, 25:35-36: “… ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi…”.
Gesù non si limita ad elencare delle pur lodevoli opere buone individuali, ma redige un articolato programma collettivo di cambiamento del mondo che lo conduca alla giustizia sociale, economica, politica… Prevede l’equa distribuzione delle risorse prodotte, a partire dal cibo, e delle risorse naturali, dall’acqua al petrolio; la negazione di qualunque forma di esclusione, in particolare dei diversi; la necessità di una vita dignitosa per tutte/i, di strutture sanitarie adeguate per tutte/i, di istituti di pena umani… Gesù pone al centro la persona sulla terra!
Contrappone il mondo come è, pieno di ingiustizie, al regno dei cieli caratterizzato dalla giustizia. “Il mio regno non è di questo mondo” significa che il regno è diverso dal mondo così com’è. Ma questo mondo è comunque il luogo in cui costruire il regno attraverso l’amore attivo. Questo mondo si trasformerà in regno grazie all’impegno di tutti noi. Il regno dei cieli è il mondo trasformato!
Costituzione: articolo 3: “… È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Pertini: discorso alla Camera dei deputati del 23 aprile 1970 sul valore del 25 aprile: “… Siamo qui per porre in risalto come il popolo italiano sappia battersi quando è consapevole di battersi per una causa… giusta… Siamo qui per riaffermare la vitalità attuale e perenne degli ideali che animarono la nostra lotta. Questi ideali sono la libertà e la giustizia sociale, che – a mio avviso – costituirono un binomio inscindibile, l’un termine presuppone l’altro; non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai vera giustizia sociale senza libertà. E sta precisamente al Parlamento adoperarsi senza tregua perché soddisfatta sia la sete di giustizia sociale… La libertà solo così riposerà su una base solida, la sua base naturale, e diverrà una conquista duratura…”.
La vela capovolta solca la lava del vulcano spento e respira il rosso scurissimo della pietra e la trasparenza infuocata del liquido. L’ottavo giorno gli esseri umani creano l’ingiustizia sociale. Ma altri esseri umani raddrizzano la barca.
C’è già vita da sempre. Non c’è il prima e il dopo. Cristo è già lì senza tempo. Pertini attende il tempo. La giustizia sociale è e sarà. Dipende da noi.
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