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La criminalità straniera in Italia

Piero Innocenti il . Criminalità, Droga, Giustizia, Migranti, SIcurezza, Società

Proviamo a fare qualche considerazione sulla criminalità straniera nel nostro Paese nel decennio 2011-2020 con particolare riferimento ai reati di rapina in abitazione, a quelli collegati agli stupefacenti, alle violenze sessuali e allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Ci aiutano in questo esame i dati statistici forniti dal Dipartimento della Pubblica Scurezza. Ebbene nel periodo suindicato l’incidenza più elevata (32%) degli stranieri sul totale degli autori si è avuta nel 2018 con 278.338 denunciati/arrestati (di cui ben 108.601 stranieri irregolari sul territorio) sul totale di 869.268 persone con l’area del nord Italia caratterizzata da una incidenza media più elevata (41,1%) di autori stranieri. Percentuali più basse, 39,2% in media nel centro Italia e decisamente bassa , 13,6% sul totale nel sud.

Nel periodo suindicato le forze di polizia hanno denunciato all’autorità giudiziaria per diversi delitti, in stato di arresto o di libertà, circa dieci milioni di persone di cui poco meno di tre milioni di stranieri, circa un milione e trecentomila quelli irregolari.

Negli ultimi due anni, i  marocchini hanno commesso il maggior numero di delitti (in particolare con lo spaccio/traffico di stupefacenti e le violenze sessuali), mentre per le rapine in abitazioni gli stranieri sono stati prevalentemente di nazionalità albanese e romena, egualmente nello sfruttamento della prostituzione, in buona compagnia con nigeriani e cinesi.

Nei reati contro il patrimonio, sia nel 2019 che nel 2020, si è registrata l’incidenza maggiore di stranieri ed irregolari rispettivamente del 43,9% (27.326 sul totale di 62.184 stranieri) e del 48,3% (23.702 sul totale di 49.062), mentre relativamente alle nazionalità in testa troviamo ancora i marocchini seguiti dai romeni, dagli albanesi e dai tunisini. Anche nei primi venti giorni del 2022 i marocchini stanno evidenziando la loro propensione a delinquere: sono stati, infatti, già una ottantina quelli arrestati in diverse città con gli ultimi quattro a Milano per una serie di rapine in strada ed altri quattro a Torino sempre per rapina.

Nell’ambito del narcotraffico, come accennato, i marocchini sono i principali protagonisti: nel 2020 (dati DCSA), sono stati ben 2.669 quelli denunciati all’autorità giudiziaria sul totale di 13.775 stranieri (il picco più alto si è avuto nel 2018 con 14.272 stranieri denunciati), seguiti dagli albanesi (2.048), dai nigeriani (1.942), dai gambiani (1.270) e tunisini (1.054).

Se ci fosse stata negli ultimi anni una politica seria, attenta, lungimirante sull’immigrazione, caratterizzata da processi veri di accoglienza, di integrazione e regolarizzazione (nelle campagne del sud Italia c’è bisogno di migliaia di braccianti), si sarebbero risparmiati decine di milioni di euro in spese di giustizia, carcerarie, sanitarie togliendo dal circuito criminale quella folta schiera di stranieri irregolari che la criminalità di strada riesce a reclutare con grande facilità.

Come accennato, anche in questo scorcio di 2022 si registrano numerosi episodi delittuosi con gli stranieri protagonisti. Così, negli ultimissimi giorni due marocchini, a Latina sono stati condannati a tre anni di reclusione per alcune rapine compiute in danno di anziani, a San Salvo (Campobasso), la polizia ha arrestato una banda di albanesi per traffico di droga ed estorsioni, a Perugia i poliziotti hanno bloccato una batteria di sudamericani (tutti  irregolari) con un fornito kit per scassinare le porte delle abitazioni e per rimuovere le placche antitaccheggio negli esercizi commerciali.

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