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Milano 15/12: “Open Arms. La storia della ONG che sfida i muri nel Mediterraneo”

Chiamamilano il . Associazioni, Brevi, Cultura, Diritti, Migranti, Politica, Società

Mercoledì 15 dicembre dalle ore 18:00

Università degli Studi di Milano

Sala Crociera di Studi umanistici, Via Festa del Perdono 7

“Open Arms. La storia della ONG che sfida i muri nel Mediterraneo”

Oscar Camps fondatore di Open Arms a dialogo con Nello Scavo inviato speciale di Avvenire in un incontro pubblico, per raccontare come la ONG fondata a Barcellona nel 2015 stia rispondendo alle sfide sui diritti umani.

Posti limitati

Prenotazione obbligatoria

Per partecipare iscriviti compilando il form presente alla pagina dell’evento

Open Arms è un’organizzazione non governativa e senza scopo di lucro con una missione principale: proteggere in mare le persone che cercano di raggiungere l’Europa e che fuggono da conflitti bellici, persecuzioni o situazioni di povertà. Ci occupiamo inoltre di informazione e formazione a terra, per fare in modo che le persone che emigrano possano prendere le loro decisioni in totale libertà e con cognizione di causa.

Si dedica alla sorveglianza e al salvataggio delle imbarcazioni con a bordo persone che necessitano di aiuto nel Mediterraneo centrale, alla protezione delle vite dei più vulnerabili nelle emergenze di terra, e alla costruzione di alternative alla migrazione clandestina in paesi come il Senegal, fornendo risorse alle persone attraverso l’informazione e la sensibilizzazione delle comunità. Parallelamente, denuncia tutte le ingiustizie che avvengono nel silenzio più totale.

Òscar Camps è il fondatore e direttore della ONG Proactiva Open Arms. È stato insignito del Premio Catalano dell’Anno nel 2015.

Nel contesto della crisi europea dei migranti, durante la guerra civile siriana, quando migliaia di persone perdevano la vita cercando di raggiungere l’Europa, Camps ha deciso di trasferirsi a Lesbo, un’isola greca vicino alla Turchia, per valutare la situazione sul posto. Lui e alcuni colleghi decisero di applicare la loro esperienza di salvataggio per aiutare a salvare i rifugiati che cercavano di raggiungere l’Unione europea attraverso il Mar Egeo.

Nello Scavo è inviato speciale di “Avvenire”
Reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra, collabora con diverse testate estere.

Nel settembre 2017 è riuscito a introdursi in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali siano le condizioni dei migranti intrappolati.

Negli ultimi anni è stato tra i giornalisti internazionali a trascorrere più tempo sulle navi di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. E nel gennaio 2019 è stato il primo giornalista a salire a bordo della nave Sea Watch 3 che per tre settimana è stata bloccata in mare dopo avere soccorso, con la Sea Eye, 49 migranti a cui non era stato permesso di sbarcare. Nel 2019 ha svelato il negoziato tra autorità italiane e trafficanti di petrolio, armi ed esseri umani in Libia. A causa delle ripercussioni internazionali di quella inchiesta è stato posto sotto tutela.

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