Il tesoro della Lega
Dove è finito il tesoro dei 49 milioni di euro? E soprattutto: come ha fatto in tutti questi anni la Lega, con i conti correnti a secco, a finanziare la propria attività politica?
Seguendo la pista dei soldi, di personaggio in personaggio, il lettore troverà risposta a queste domande passando attraverso associazioni fantasma, trust, fiduciarie, fornitori amici, contratti riservati, ospedali, grandi aziende, avvocati con parcelle stratosferiche, holding in Lussemburgo e società anonime in Svizzera.
Un giro nel mondo dei conti leghisti, dove le ragioni economiche rappresentano le lenti kantiane attraverso cui leggere le scelte politiche prese negli ultimi anni da Salvini, dalle simpatie per Putin all’appoggio all’atlantismo di Mario Draghi. Un viaggio che parte da Bossi e arriva fino all’Hotel Metropol di Mosca.
Grazie a documenti esclusivi, scritture private, carte giudiziarie, analisi dei bilanci e interviste con i protagonisti della storia leghista, questo libro cerca di raccontare come ha fatto la nuova Lega, ufficialmente al verde, a trasformarsi in una manciata d’anni nel primo partito d’Italia, passando dal 4% del 2013 al 34% del 2019. E ad essere ancora oggi, nonostante tutto, al governo dell’Italia nella coalizione che sostiene Draghi.
Stefano Vergine
Il tesoro della legalità
Tutti i misteri finanziari del più antico partito d’Italia: da Bossi a Salvini, da Maroni a Giorgetti
Paper First, 2021
Pagg. 192, € 12,00
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