Selvaggia Lucarelli: «Aggredita da no vax a Roma». Fnsi: «Punire i responsabili»
L’ultimo episodio di “tiro al giornalista” sabato 20 novembre al Circo Massimo. «Perché, nonostante le denunce, nulla accade a chi prende a testate un cronista, a chi colpisce un operatore o minaccia una troupe?», chiede il sindacato, che torna a reclamare interventi concreti a tutela del diritto di cronaca.
Selvaggia Lucarelli aggredita alla manifestazione “no pass” e “no vax” a Roma, sabato 20 novembre, al Circo Massimo. La giornalista ha pubblicato su Twitter il video che documenta l’aggressione: un uomo si rivolge a Lucarelli in modo minaccioso prima di rifilarle una testata. «Sono andata al Circo Massimo per la manifestazione no vax con cappello, occhiali, mascherina. Nessuno sapeva chi fossi. Per il solo fatto di chiedere “perché è qui oggi?” sono stata aggredita in ogni modo possibile (denuncerò)», scrive la giornalista.
Ieri sono andata al Circo Massimo per la manifestazione no vax con cappello, occhiali, mascherina. Nessuno sapeva chi fossi. Per il solo fatto di chiedere “perché è qui oggi?” sono stata aggredita in ogni modo possibile (denuncerò). Presto il video integrale su @DomaniGiornale pic.twitter.com/9KYg6MvmP8
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) November 21, 2021
«Ah, e forse non è chiaro. La testata era a me. Aggiungo che tutto questo è stato possibile grazie alla totale assenza delle forze dell’ordine nell’area del Circo Massimo (erano solo fuori, ben distanti dai manifestanti)», aggiunge Lucarelli, che ha poi pubblicato sul sito web del quotidiano Domani il video realizzato durante la manifestazione.
«È necessario individuare e punire chi aggredisce un cronista mentre è al lavoro per garantire ai cittadini il diritto costituzionale a essere informati. E invece sembra che questo non avvenga», è il commento della Fnsi dopo l’ultimo episodio di violenze ai danni di giornalisti e operatori dei media durante le manifestazioni contro vaccini e green pass.
«Perché, nonostante le denunce, nulla accade a chi prende a testate un cronista, a chi colpisce un operatore o minaccia una troupe?», chiede il sindacato, che ribadisce l’impegno a essere al fianco, «in ogni sede, anche in tribunale, di tutte le giornaliste e i giornalisti presi di mira per via del loro lavoro».
La Fnsi esprime «solidarietà a Selvaggia Lucarelli e a tutti i colleghi e le colleghe aggrediti in questi mesi» e torna a chiedere a governo e parlamento «interventi concreti a tutela del diritto di cronaca e per inasprire le sanzioni contro chi ostacola il lavoro dei cronisti».
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