Il Tribunale Permanente dei Popoli apre procedura sugli omicidi dei giornalisti
Questione Giustizia pubblica, nelle versioni italiana ed inglese, la dichiarazione del Segretariato generale del Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) resa in occasione della Sessione di apertura del procedimento sugli omicidi dei giornalisti che si è svolta a L’Aja il 2 novembre 2021 e l’atto di inizio della procedura.
Oggi verrà inoltre separatamente pubblicata la testimonianza resa nel corso dell’opening session da Christophe Deloire, Segretario generale di Reporters Senza Frontiere, mentre domani la Rivista ospiterà la testimonianza di Hatice Cengiz sul caso dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
Il Tribunale Permanente dei Popoli sugli omicidi dei giornalisti
Sessione di apertura, 2 novembre 2021, Nieuwe Kerk, L’Aia
Dichiarazione del Segreteriato Generale del TPP
Il 2 novembre scorso, il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) ha tenuto la sessione di apertura sugli omicidi dei giornalisti a L’Aia, nell’antica sede di Nieuwe Kerk.
Il TPP è stato istituito nel 1979 a Bologna come diretta prosecuzione dei Tribunali Russell sul Vietnam (1966-1967) e sulle dittature latino-americane (1974-1976). Fondato sui principi e sugli obiettivi della Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli, il TPP è la più antica istituzione che, in base alle sue funzioni permanenti delineate nello Statuto, si propone di rispondere alle istanze di popoli esposti a massicce e sistematiche violazioni del diritto alla vita, alla dignità e all’autodeterminazione.
Questa 50° sessione pubblica rappresenta un ulteriore e originale esempio dell’impegno e del ruolo del TPP. La persecuzione dei giornalisti – che sono simbolo di uno dei diritti fondamentali delle società democratiche civili, la libertà di espressione – troppo spesso culmina nell’omicidio e nell’impunità di autori e mandanti. Gli episodi di violenza non possono essere visti come la tragica somma di singoli reati. Dinanzi a una grande diversità di contesti, attori, implicazioni, l’ordine internazionale sembra essere impotente o restio a fornire risposte efficaci e tempestive. Al TPP è stato richiesto di colmare questa grave lacuna del diritto internazionale e dei diritti dei popoli e di proporre vie per riaffermare che gli Stati sono responsabili della protezione dei giornalisti e sono tenuti ad agire in caso di minacce nei loro confronti.
La sessione di apertura ha avuto lo scopo di delineare i sistemi di impunità diffusi in diverse parti del mondo. Testimoni ed esperti, invitati a testimoniare dall’accusa, hanno documentato la natura sistemica dell’impunità per gli omicidi di giornalisti e il suo impatto sull’attività di informazione e sulla società. In conformità con la sua metodologia di indagine e qualificazione dei fatti, il TPP procederà, attraverso una serie di udienze, da gennaio a maggio 2022, ad esaminare tre casi emblematici. Il TPP ha notificato direttamente agli Stati coinvolti l’inizio del procedimento per garantire l’esercizio del loro diritto alla difesa.
La giuria, come previsto nello Statuto, riunisce diverse competenze che presentano una pluriennale esperienza nel settore, garantendo, al tempo stesso, un’indipendenza di giudizio. In ordine alfabetico, i loro nomi e le principali qualifiche sono i seguenti:
Eduardo Bertoni (Argentina), Rappresentante dell’Ufficio Regionale per il Sud America dell’InterAmerican Institute of Human Rights; Marina Forti (Italia), giornalista e scrittrice; Gill H. Boehringer, (Australia) già decano e ora ricercatore onorario senior presso la School of Law, Macquarie University, Sydney; Mariarosaria Guglielmi (Italia), Magistrato, Vicepresidente di Medel (Magistrats Européens pour la Démocratie et Libertés); Helen Jarvis (Australia-Cambogia), Vicepresidente del Tribunale Permanente dei Popoli; Nello Rossi (Italia), Vicepresidente del Tribunale Permanente dei Popoli; Kalpana Sharma (India), giornalista indipendente; Philippe Texier (Francia), Presidente del Tribunale Permanente dei Popoli e Marcela Turati (Messico), giornalista indipendente.
A conclusione della Sessione di apertura, incentrata sugli scenari generali illustrati nell’atto di accusa, il TPP si è dichiarato pronto ad attivare la propria procedura nei seguenti termini:
Il TPP è consapevole che l’omicidio di giornalisti è un problema universale, non solo nei paesi non democratici ma in tutto il mondo. L’atto di accusa consegnato a questo Tribunale mostra che dal 1992 più di 1.400 giornalisti sono stati uccisi per aver svolto il loro lavoro. Aggiunge che, in almeno 900 di questi casi, i giornalisti sono stati uccisi per rappresaglia diretta del loro lavoro. Il TPP è consapevole della gravità e dell’importanza di questa piaga, conseguenza di un ambiente ostile alla libertà di stampa. Per questo motivo, il Tribunale ha accettato di iniziare un procedimento sulla base dell’atto d’accusa e ha deciso di tenere una sessione dedicata all’omicidio di giornalisti.
Il TPP rileva che queste gravi violazioni dei diritti umani, conseguenza delle vessazioni e degli attacchi volti a mettere a tacere i giornalisti, sono caratterizzate dalla riluttanza dei governi a proteggere i giornalisti dalle intimidazioni e dall’assenza di processi che puniscano tali azioni. Il risultato è un’impunità quasi totale (il 90% dei casi resta impunito, secondo l’atto di accusa).
La mancanza di processi penali invia messaggi molto negativi e può mettere a tacere una comunità di giornalisti e stimolare l’autocensura tra di loro. L’impunità ha gravi conseguenze non solo per le famiglie delle vittime, ma per la società nel suo insieme.
Lo scopo della sessione è di valutare le responsabilità degli Stati per le violazioni e di attirare l’attenzione sui casi in cui gli Stati non solo non sono riusciti a proteggere i giornalisti dalla violenza letale, ma non sono stati capaci di indagare sulla loro morte. Il Tribunale si baserà sull’importante lavoro svolto dalle organizzazioni internazionali e non governative per documentare i casi presentati.
Tuttavia, come ha evidenziato la sessione di apertura, l’omicidio di giornalisti e l’impunità sono una tendenza più ampia. Il dibattito del 2 novembre ha dimostrato la globalità del problema. Sono stati denunciati, tra gli altri, casi in Colombia, Russia, Filippine, Slovacchia, Malta, ma molti altri episodi sono preoccupanti nel mondo. L’atto di accusa ricorda che esempi di impunità per l’omicidio di giornalisti esistono in tutto il mondo e la maggior parte dei casi irrisolti si concentrano in tredici paesi. Proprio durante la sessione del Tribunale, un giornalista è stato assassinato nelle Filippine, così come altri due giornalisti messicani sono stati uccisi.
Ci auguriamo che questa sessione del TPP sull’omicidio dei giornalisti aiuti a conoscere meglio questi crimini e, soprattutto, contribuisca a fermare l’impunità.
L’Aia, 3 Novembre, 2021
Gianni Tognoni e Simona Fraudatario – Segreteriato Generale del TPP
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The Permanent Peoples’ Tribunal on the murder of journalists
Opening session, November 2nd, 2021, Nieuwe Kerk, The Hague
Statement of the PPT General Secretariat
The Permanent Peoples’ Tribunal (PPT) held its Opening session on the murders of journalists on November 2nd, 2021, in The Hague.
The PPT was established in 1979 in Bologna, Italy, as a transformation of the Russell Tribunals on Vietnam (1966-1967) and Latin-American dictatorships (1974-1976). With a Statute based on the principles and concrete objectives of the Universal Declaration of Peoples Rights, the PPT is the most ancient institution that aims to respond to the requests of peoples exposed to the massive and systematic violations of their rights to life, dignity, self-determination, and even more to their intolerable invisibility and impunity.
This 50th public session represents a further and original step of the PPT commitment and role: the persecution up to the murder of the members of a profession recognized as representative and the symbol of one of the fundamental rights of civil democratic societies, the freedom of expression, cannot be seen as the tragic sum of individual criminal events. Across the greatest diversity of contexts, actors, implications, the international order appears to be powerless or unwilling in providing effective and timely answers. The PPT has been invited to expand its research into this most challenging gap of international law and peoples’ rights, as well as into the responsibility of States to protect and to act in case of a threat to journalist’s life.
The Opening session was intended to lay out the broader pattern of impunity around the world: several witnesses and experts, invited to testify by the prosecution’s team, documented the systemic nature of impunity for murders of journalists and its impacts on journalists and society. According to its consolidated methodology of investigation and qualification of facts, the PPT will proceed through a series of hearings, from January to May 2022, on three cases that have been submitted to the Tribunal as emblematic cases. The PPT notified the States directly implicated to exercise their right to defence.
The panel of judges, as clearly defined in the Statute, includes different competences who share, besides their verified independence and competence, a long-term experience in the field. In alphabetical order, their names and main qualifications are as follows:
Eduardo Bertoni (Argentina), Representative of the Regional Office for South America of the InterAmerican Institute of Human Rights; Marina Forti (Italy), journalist and writer; Gill H. Boehringer, (Australia) former Dean and now Honorary Senior Research Fellow at the School of Law, Macquarie University, Sydney; Mariarosaria Guglielmi (Italy), Magistrate, Vice President of Medel (Magistrats Européens pour la Démocratie et Libertés); Helen Jarvis (Australia-Cambodia), Vice President of the Permanent Peoples’ Tribunal; Nello Rossi (Italy), Vice President of the Permanent Peoples’ Tribunal; Kalpana Sharma (India), independent journalist; Philippe Texier (France), President of the Permanent Peoples’ Tribunal and Marcela Turati (Mexico), independent journalist.
At the conclusion of the Opening Session, focused on the general scenarios considered in the proposed indictment, the PPT stated its readiness to activate its procedure in the following terms:
The PPT is aware that the murder of journalists is a universal problem, not only in undemocratic countries but all over the world. The indictment delivered to this Tribunal shows that since 1992 more than 1.400 journalists have been killed for doing their job. It adds that, at least 900 of these cases, journalists were killed in direct reprisal of their work. The PPT is conscious of the gravity and the importance of this plague, consequence of a hostile environment to press freedom. For that reason, the Tribunal accepted the Indictment and decided to hold a session dedicated to the murder of journalists.
The PPT recognizes that these serious violations of human rights, consequence of the harassment and attacks meant to silence journalists are characterized by the unwillingness of the governments to protect journalists against intimidation and finally absence of trial. The result is quasi-total impunity (90% of the cases go unpunished, according to the Indictment).
The lack of criminal trials sends very negative messages and can silence a community of journalists and stimulate self-censoring among journalists. The impunity has severe consequences not only for the families of the victims, but for society as a whole.
The purpose of this session is to hold States accountable for these violations and to draw attention to cases in which the States failed not only to protect journalists against lethal violence, but also to investigate the journalist’s death. The Tribunal will base itself on the important work done by international and non-governmental organizations to document the submitted cases.
However, as the Opening session highlighted, murder of journalists and impunity are a wider trend. The debate of November 2nd has shown the globality of the problem. Cases in Colombia, Russia, The Philippines, Slovakia, Malta have been denounced, inter alia, but many other cases are worrying in the world. The Indictment reminds that examples of impunity for the murder of journalists exist around the world and the majority of unresolved cases are in thirteen countries. Just when the Tribunal was convening, a journalist was assassinated in The Philippines, as well as two more Mexican journalists have been killed.
We wish that this PPT session on the murder of journalists will help to gain a better knowledge of these crimes and, above all, contribute to stopping impunity.
The Hague, November 3rd, 2021
Gianni Tognoni and Simona Fraudatario – PPT General Secretariat
Fonte: Questione Giustizia
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