Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa
Troppo spesso, nel discorso pubblico, le «vittime del terrorismo» sono poco piú che figure retoriche. Sopravvivono nella memoria degli italiani come immaginette, santini laici, piuttosto che come persone in carne e ossa.
E cosí era stato, finora, anche per Guido Rossa. Comprensibilmente, tanta è la forza simbolica del suo martirio: un operaio metalmeccanico, un sindacalista, un comunista, ucciso dai brigatisti rossi perché baluardo democratico in fabbrica, oppositore strenuo di una propaganda marxista- leninista da lui denunciata quale travisamento degli interessi piú autentici della classe operaia.
Senza voler nulla togliere al merito politico e civile del sacrificio di Rossa, Sergio Luzzatto si è accostato alla sua figura con altre intenzioni. Oltre l’immaginetta, ha voluto scoprire l’uomo. Autorizzato ad accedere (il primo a poterlo fare) all’archivio di famiglia, ha voluto guardare alla vita di Rossa, almeno altrettanto che alla sua morte. Si è trovato cosí a fare i conti con una personalità originale, irrequieta, scomoda: quanto di piú lontano, sia in fabbrica sia fuori, dall’icona dell’operaio comunista come militante disciplinato.
D’altra parte, lo storico ha ritrovato nella varietà stessa del percorso esistenziale di Rossa, il bellunese «razza Piave» cresciuto a Torino da figlio di immigrati e trapiantato nella Genova del «miracolo economico», un itinerario tipico della modernizzazione italiana. Dapprima meccanico in un’officina a conduzione familiare, poi fresatore Fiat nei capannoni nuovi fiammanti di Mirafiori Sud, infine attrezzista Italsider nella città capitale delle partecipazioni statali, l’operaio Guido Rossa incarna un po’ tutta la storia del trentennio durante il quale le «tute blu» poterono sembrare il soggetto sociale portante di una Repubblica costituzionalmente fondata sul lavoro.
Ma cercare l’uomo dietro l’icona ha comportato altro ancora. Nell’oralità del dialetto piemontese da lui parlato con gli amici, nelle lettere da lui scritte ai compagni di cordata, nelle poesie e nelle canzoni da lui scrupolosamente ricopiate, nelle fotografie da lui scattate in montagna come al mare, Luzzatto ha scoperto un Rossa totalmente inedito. Un carattere dissacrante e uno spirito artistico, oltre all’alpinista temerario, e al sindacalista eroico.
Sergio Luzzato
Giù in mezzo agli uomini
Vita e morte di Guido Rossa
Einaudi, 2021
Pagg. 256, € 16,00
Trackback dal tuo sito.