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Londra processa Julian Assange su mandato Usa: con WikiLeaks svelò segreti inconfessabili

Ennio Remondino il . Diritti, Giustizia, Informazione, Internazionale, Politica

Oggi all’High Court di Londra il processo di appello al giornalista fondatore di WikiLeaks Julian Assange. Gli Stati Uniti non demordono e ne chiedono nuovamente l’estradizione, benché la giudice inglese avesse bloccato la procedura per lo stato di salute. «Il nuovo Dreyfus», denuncia Vincenzo Vita. La colpa di Julian Assange: aver portato alla luce crimini di guerra Usa.

Le vergogne inconfessabili svelate

Julian Assange è australiano, giornalista e informatico, a luglio compie 50 anni. Verso la fine degli anni Ottanta diviene membro di un gruppo di hacker noto come International Subversives. A partire dal 2006 è tra i promotori del sito web WikiLeaks, che nel corso degli anni pubblica documenti da fonti anonime e informazioni segrete su politici corrotti, assassinii politici, repressioni e guerre. Il materiale pubblicato tra il 2006 e il 2009 attira sporadicamente l’attenzione dei media, ma è il caso Chelsea Manning che porta WikiLeaks al centro dell’interesse internazionale.

Chelsea Manning 2010

Chelsea Manning, attivista statunitense, è accusata di aver fornito a WikiLeaks migliaia di documenti riservati di cui era venuta a conoscenza lavorando come analista di intelligence dell’Esercito Usa durante la guerra in Iraq. Per questo è condannata a 37 anni di detenzione in un carcere di massima sicurezza. Rilasciata dopo 7 anni di carcere duro, sarà nuovamente incarcerata nel 2019 per essersi rifiutata di testimoniare contro Assange.

250mila documenti segreti Usa

Nel 2010 WikiLeaks rende pubblici oltre 250.000 documenti statunitensi, molti dei quali etichettati come “confidenziali” o “segreti”. Tra questi diversi video sulle stragi di civili compiute dagli Usa in Iraq e Afghanistan. WikiLeaks viene messa sotto inchiesta in Australia e Julian Assange rischia l’arresto.

Persecuzioni per il mondo

Nello stesso anno, mentre Assange è in Gran Bretagna, il tribunale svedese di Stoccolma emette un mandato di arresto in contumacia, con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali non protetti, seppur consenzienti, con due donne. Assange, presentatosi spontaneamente negli uffici di Scotland Yard, viene arrestato su mandato di cattura europeo e poi rilasciato su cauzione. La Svezia ne chiede l’estradizione, per poi estradarlo a sua volta negli Stati Uniti dove lo attende un processo per spionaggio che prevede l’ergastolo o la pena di morte.

Scaricare la grana Assange

Nel 2012 la Corte Suprema britannica decide l’estradizione in Svezia, ma Assange si rifugia nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra, che gli garantisce il diritto di asilo. Qui resta confinato per sette anni, nonostante anche una Commissione delle Nazioni Unite denunci il fatto che Assange è detenuto arbitrariamente e illegalmente in Gran Bretagna.

WikiLeaks insiste con Hillary

Intanto WikiLeaks prosegue la sua attività. Nel 2016 pubblica oltre 30.000 email e documenti inviati e ricevuti tra il 2010 e il 2014 da Hillary Clinton, Segretaria di Stato dell’Amministrazione Obama. Tra questi una email del 2 aprile 2011, la quale rivela il vero scopo della guerra Nato alla Libia perseguito in particolare da Usa e Francia: impedire che Gheddafi usasse le riserve auree della Libia per creare una moneta pan-africana alternativa al dollaro e al franco Cfa, la moneta imposta dalla Francia a 14 ex colonie.

Anche l’Ecuador lo scarica

La crescente pressione internazionale, esercitata sull’Ecuador soprattutto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Svezia, raggiunge il suo scopo. Privato dall’Ecuador del diritto di asilo, Julian Assange viene arrestato nell’aprile 2019 dalla polizia britannica, con l’imputazione di essersi sottratto al mandato emesso dalla Corte Suprema nel 2012.

L’Onu denuncia la tortura

Il Responsabile Onu contro la tortura, Nils Melzer, dopo avergli fatto visita nel carcere britannico di massima sicurezza, dichiara: «Julian Assange è detenuto in un carcere di massima sicurezza, in condizioni di sorveglianza e isolamento estreme e non giustificate, mostra tutti i sintomi tipici di un’esposizione prolungata alla tortura psicologica. È necessario che il governo britannico lo liberi immediatamente per proteggere la sua salute e la sua dignità. È inoltre da escludere la sua estradizione negli Usa».

Detenzione e pene disumane

La vita di Julian Assange, detenuto in condizioni inumane (gli viene proibito perfino di vedere i figli), è sempre più in pericolo, sia per i lunghi anni di sofferenze che hanno deteriorato la sua salute, sia per la pericolosa situazione in cui si troverebbe se fosse estradato negli Usa. Per molti osservatori smaliziati, l’altra probabilità di non farlo arrivare a un processo che permetterebbe all’imputato di difendersi, con pericolosi imbarazzi per l’establishment politico-militare, denunciava a suo tempo Manlio Dinucci.

Assange vittima monito

Assange diventa di fatto la vittima designata di un sistema di potere che attraversa Stati e servizi segreti dell’occidente più imperialista delle guerre in Iraq e in Afghanistan. «E il prezioso e tenacissimo lavoro di documentazione della prestigiosa testata online condotto in collaborazione con famose testate internazionali ora timide e omissive, ha svelato la verità», denuncia Vincenzo Vita su Il manifesto. «Mentre l’informazione embedded ha nascosto gli accadimenti reali e l’opinione pubblica, senza altre fonti, si sarebbe accontentata della vulgata dominante».

Fonte: Remocontro

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