Draghi in visita alla Cgil: discuteremo dello scioglimento delle forze neofasciste
Così il presidente del Consiglio nel suo incontro con Maurizio Landini nel corso della sua visita alla sede del sindacato di corso d’Italia vittima di un assalto squadrista
Un grazie al presidente Draghi “per la visita che ha un significato molto importante per quello che è avvenuto”. E anche per l’impegno a discutere dello scioglimento delle forze neofasciste. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine della visita del presidente del Consiglio alla sede della Cgil vittima dell’attacco squadrista di sabato 9 ottobre.
“Il presidente ha voluto esprimere la vicinanza del governo e l’impegno di tutte le istituzioni per impedire che un passato che non vogliamo ritorni”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil parlando con i giornalisti. “Abbiamo fatto presente – ha sottolineato – che nel corso della manifestazione dei sindacati ci sarà la richiesta precisa di un provvedimento per lo sciogliere le forze politiche che si richiamano al fascismo come prevede la Costituzione”.
“Per noi è un provvedimento necessario. Draghi mi ha detto che ne discuteranno, è un tema che hanno presente”, ha concluso il leader della Cgil.
Cgil sotto attacco: hacker oscurano il sito istituzionale
Non bastava l’assalto alla sede nazionale, da sabato il portale del sindacato di Corso d’Italia a più riprese è stato irraggiungibile. È la dimostrazione di un’azione organizzata tesa a colpire la confederazione.
L’attacco hacker al sito istituzionale della Cgil nazionale conferma, se ancora fosse necessario, la premeditazione dell’assalto fascista di sabato scorso (9 ottobre). I tentativi (parzialmente respinti) di incursione informatica sono partiti contemporaneamente all’azione contro la sede di Corso Italia e testimonia un’organizzazione ad ampio raggio tesa a colpire anche l’infrastruttura tecnologica della confederazione nel tentativo di bloccarne le fonti autonome di comunicazione.
Tecnicamente si tratta di un’azione informatica di disturbo, volontaria e strutturata, ovvero con la tipologia di fenomeno informatico malevolo denominato “attacco DDoS” (Denial-of-service attack); un fenomeno, occorso in più riprese a partire da sabato scorso e attualmente ancora in essere. Gli attacchi informatici sono tradizionalmente senza volto ma in questo caso la firma in calce è così evidente che chiunque potrà intuirne la matrice.
Gli indirizzi IP utilizzati per veicolare l’azione provengono in gran parte da Stati esteri (Germania, Cina, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Indonesia), generando picchi di 130mila tentativi di connessioni contemporanee hanno causato il sovraccarico dei server rendendo irraggiungibile a più riprese il sito della Confederazione.
“Stiamo raccogliendo i dati tecnici in un report – rende noto l’organizzazione sindacale – che consegneremo alla Polizia postale per la denuncia di crimine informatico e alla Digos per le valutazioni sulla strategia di pianificazione delle violenze squadriste di sabato”. Dalla confederazione fanno sapere che si sta facendo il possibile per ripristinare il servizio e nel momento in cui scriviamo la home page del sito risulta raggiungibile con difficoltà, e solo in determinati momenti, per poi sparire di nuovo.
Fonte: Collettiva
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