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Il Premio Siani eredità per quanti non si arrendono alle mafie

Geppino Fiorenza il . Campania, Giovani, Mafie, Memoria

Ma come ? Sono passati 36 anni e si parla ancora di Giancarlo Siani ? Forse pensa qualcuno.

E che ci possiamo fare se nelle scuole si leggono e commentano sempre  i suoi articoli ? Se ci chiedono dibattiti, incontri, laboratori, durante l’anno, in presenza o via web, ai quali non sempre siamo in grado di rispondere ?

E poi… il film con la sua storia, quel Fortapàsc di Marco Risi, con l’interpretazione magistrale di Libero De Rienzo, che ci ha lasciato ed al quale dedicheremo un omaggio; i lavori teatrali di attori professionisti o di tanti giovani attori, nelle scuole.

Incautamente qualcuno dice che noi, suoi amici, siamo un po’ invecchiati e nelle “giornate dedicate” diciamo quasi sempre le stesse cose.

Ma ecco svelato il mistero, caro mio. Il fatto è che noi saremo pure invecchiati, ma Giancarlo NO ! La sua faccia sorridente parla ai ragazzi di ogni epoca e di ogni età. E, senza retorica e mitizzazioni, racconta, d’incanto, l’amore per la vita e per le ragazze, prima di tutto, condito con quella passione per la scrittura, per il giornalismo d’inchiesta.

Lui e la sua Mehari, che sono una cosa sola, in giro dalle strade di Torre Annunziata al Parlamento nazionale ed europeo, in difesa dei diritti di tutti familiari delle vittime, “stipati” idealmente su quella spiaggina, loro, anche a dispetto del Covid. Ma, ci ricorda Giancarlo, che è inutile parlare di lui se non ci occupiamo di verità e giustizia per Giulio Regeni, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e di verità e giustizia per Patrick Zaki. Subito !

Poi “le Giornate dedicate” ? Ma di che parliamo ?  di queste punte di iceberg che sono il 21 marzo o il 23 settembre ? Ma se non ci bastano i 365 giorni dell’anno per rispondere ai richiami delle scuole, delle associazioni, dei sindacati.

E ci si mette, con piacere, anche il Fan Napoli Club di Bologna o la panchina di Torre Annunziata…

Ma poi vorrei anche precisare che le parole non sono mai usurate o sempre le stesse, per fortuna, grazie anche ai libri di IODedizioni o alle numerose  pubblicazioni della Fondazione Pol.i.s. E tutte si rifanno, questo sì, a “ceppi  semantici”, irrinunciabili e non solo per noi: verità, giustizia, democrazia, giornalismo d’inchiesta, che vanno appunto vivificati, con la memoria e con l’impegno sempre rinnovato, di generazione in generazione, come per le “vecchie parole” della Costituzione, affidate allo spirito dei giovani, come direbbe Calamandrei.

Certo, ora tutti i suoi articoli sono stati pubblicati e con il libro del Mattino “Per Giancarlo”, che il Direttore Federico Monga presenterà nei prossimi giorni al Suor Orsola Benincasa, che dà voce ai suoi amici colleghi giornalisti che ne hanno seguito con cura, professionalità ed affetto le vicende processuali, secondo me si chiude un ciclo importante.

Alla Camera dei Deputati, il 23 settembre, alle 18:00 nell’ “Aula dei Gruppi”, presenteremo, con Paolo Siani, in anteprima, al Presidente Roberto Fico la raccolta di articoli dedicati al lavoro ed alle lotte sindacali degli anni 1980-‘85, che ci permetteranno, in qualche modo di parlare, provocatoriamente, anche di drammatica attualità. Lo faremo con Isaia Sales, don Tonino Palmese, Ottavio Lucarelli, Claudio Silvestri, Federico Monga, i rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, Carlo Verna e Beppe Giulietti. E continueremo in Campania.

Intanto Domenica 19 settembre alle 18:00 la “Libreria IO CI STO”, di Piazza Fuga, Largo Aldo Masullo, dedicherà la saletta interna a Giancarlo e poi consegneremo le targhe con il Premio Siani di quest’anno a Lirio Abbate per il libro “Faccia da mostro”, editore Rizzoli; ad Antonio Mattone, per il libro “La vendetta del boss. L’omicidio di Giuseppe Salvia”, Guida editori; a PIF e Marco Lillo, per il libro “Io posso. Due donne sole contro la mafia”, Feltrinelli editore; alla giovane autrice della FavoLetta “Il futuro del villaggio”, Saya Hetfield, reperibile al sito www.fondazionegiancarlosiani.it Borsa di studio dell’Università Suor Orsola Benincasa alla studentessa o allo studente selezionato.

Dedicheremo una Targa del Premio Siani al Prefetto di Napoli, Marco Valentini ed una a Cesare Moreno, presidente dell’Associazione Maestri di strada.

Infine affideremo, con affetto,  a Marcella Mosca, che sarà con noi, una Targa alla memoria per l’indimenticabile interprete nei panni di Giancarlo, per Fortapàsc, Libero De Rienzo. Diretta streaming di Radio Siani.

E l’eredità morale e culturale di Giancarlo, poi, continuerà ad esercitarsi attraverso i tantissimi giornalisti impegnati giorno per giorno, nella carta stampata, nelle emittenti e nel web, come tanti “cronisti scalzi”. Ma questa è un’altra storia.

* Presidente AsCenDeR, Centro di Documentazione e Ricerca e presidente onorario Fondazione Giancarlo Siani Onlus

Fonte: Il Mattino, 19/09/2021

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