Terrorismo all’aeroporto di Kabul. L’Islamic State rivendica
Terrore a Kabul, autobomba e un kamikaze all’aeroporto. Più di 40 morti tra cui 4 marines, e centinaia di feriti. L’ex Isis rivendica. I taleban condannano l’attacco: ‘la sicurezza dell’aeroporto spettava agli Usa’. L’Afghanistan senza controllo preda dell’integralismo terrorista più feroce.
L’abbandono e la ferocia
Una o due esplosioni nelle vicinanze dell’aeroporto di Kabul seguite da colpi d’arma da fuoco. Almeno 60 afghani sono rimasti uccisi e 140 feriti nell’attentato kamikaze all’aeroporto di Kabul, riporta il Wall Street Journal citando fonti mediche. Anche un medico della Marina Usa è fra i morti americani nell’attacco all’aeroporto di Kabul. Secondo indiscrezioni riportate dai media americani il bilancio è di 12 statunitensi morti. Rivendicazione dell’Islamic State della provincia afghana del Khorasan. Un attentatore si è fatto esplodere in una zona chiamata “il canale”, un’area appena fuori lo scalo dove migliaia e migliaia di persone aspettano che i loro documenti vengano esaminati. Forse una seconda esplosione con autobomba.
Nessun italiano coinvolto
Nessun italiano è stato coinvolto. Deflagrazioni avvenute in un’area distante da dove stanno operando i militari italiani per le ultime fasi dell’operazione Aquila per l’evacuazione dei cittadini afghani. Un C-130 italiano che trasportava 98 civili afghani ed alcuni giornalisti italiani, è decollato prima dell’attentato. Un po’ di panico per spari in aria a disperdere la folla che stava pressando il gate dell’aeroporto.
Aeroporto bersaglio
Forse 100 le persone morte all’aeroporto di Kabul negli ultimi giorni, secondo l’agenzia russa Interfax. La Francia metterà fine ai voli per le evacuazioni da Kabul venerdì sera: ha detto parlando a radio Rtl il primo ministro francese Jean Castex. «Da domani sera non potremo più evacuare persone dall’aeroporto di Kabul». Italia, Di Maio: «nelle prossime ore si concluderà l’evacuazione».
Intanto, nel caos totale, qualche chiarezza sui fatti. Un kamikaze si sarebbe fatto esplodere vicino allo scalo in corrispondenza del Baron Hotel, che ospita i cittadini Usa in attesa di evacuazione. Poi vi è stata una seconda esplosione a breve distanza, vicino l’Abbey Gate dell’aeroporto, probabilmente un’autobomba.
Lo Stato Islamico del Korasan
La fazione attiva in Afghanistan dell’ex Isis, ha rivendicato la paternità degli attentati. La rivendicazione è ritenuta credibile anche dai funzionari dell’intelligence americana che nelle scorse ore avevano indicato proprio in questa fazione il maggiore pericolo per possibili attentati.
Talebani ed ex Isis-Khorasan sono in guerra da tempo e i talebani hanno indicato in varie occasioni di voler tenere il gruppo lontano dalle aree sotto suo controllo. I taleban condannano l’attacco avvenuto fuori dall’aeroporto di Kabul e affermano che è avvenuto in un’area sotto il controllo delle forze Usa.
«L’Emirato islamico presta grande attenzione alla sicurezza e alla protezione del suo popolo e i circoli del male verranno fermati».
L’ultimo volo per l’Italia
Racconto di un interprete afghano del contingente italiano. «Un’esplosione grande, fortissima, violenta, proprio dal punto in cui si trovavano gli americani, al di fuori dell’aeroporto. Io e la mia famiglia eravamo lì vicino coi nostri due bambini, ci stiamo da quattro giorni in attesa di essere imbarcati su un volo che da Kabul ci porti in Italia. Tanti i civili come noi morti, chi ha potuto come noi è fuggito con un taxi il più lontano possibile».
E’ il racconto all’Adnkronos di Sayed, ex interprete e capitano dell’esercito afghano, a pochi minuti dall’attentato all’aeroporto di Kabul. «Adesso abbiamo paura, le nostre speranze sono ormai minime – dice – Riusciremo mai a lasciare il Paese? Come potremmo venire in Italia così? Si respirava già un’aria brutta, noi sappiamo bene che qui non c’é più tempo. Tra i morti e i tanti feriti ci sono soprattutto civili, persone che come noi aspettavano di poter partire».
Fonte: Remocontro
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