Francesco Fabbrizzi, vittima innocente di camorra
Il sole d’agosto è spudorato, insolente, calunnia strade, palazzi e case umiliate dal tempo e dal terremoto dell’’80.
La fauna si copre e si scopre alla bisogna fra goccioloni di sudore furente e pianti mai sopiti. Ragazze e ragazzi, incuranti di canicola e preoccupazioni, saltano, cantano, tirano calci ad un pallone: sono loro la speranza.
Francesco si alza di buonora proprio per assaporarlo ancora indulgente e va sul molo fino alla lanterna rossa, si accucciola sul suo scoglio preferito e si riempie di mare.
Le onde intelligenti, esuberanti, lo accompagnano fin dall’infanzia e assecondano le maree interiori diffondendo armonia nel suo divenire.
Ne potrebbe descrivere ogni millimetro, i movimenti, le sfumature, l’umore, ad ogni ora del giorno e della notte, col chiarore e la bufera, con la luna e la foschia… i blu, gli azzurri, i verdi… e gli aranci e i rosa appena svegli o appena stanchi… anche il grigio, colore incolore, diventa appassionato, appassionante, amico delle stelle, dei loro raggi, partiti miliardi di anni fa… No, non riuscirebbe a vivere senza mare.
Accogliendo i riflessi disegna suo figlio, i riccioli biondi, le corse sulla battigia ed ora in jeans e camicia che non teme il vento nei suoi vent’anni. Il senso è continuare ad essere un buon padre, non invadere ma offrire il dialogo quando glielo chiedesse per le perplessità, le esitazioni, i dilemmi che comunque si insinuano nei giovani davanti al futuro.
È quasi mezzogiorno, s’incammina verso casa, in chiesa si celebrano le prime comunioni, l’atmosfera è frizzante, limpida, vergine nel giorno di Sant’Alessandro.
Un autobus turistico si ferma davanti al tempio, scendono quattordici killer che mitragliano il circolo dei pescatori, ritrovo di camorristi; ammazzano otto persone, ne feriscono sette. Si aprono le cruente ostilità fra clan nemici-amici.
Uno smog improvviso e penetrante, un odore nauseabondo di nitrato di potassio e carne macellata, di zolfo e sangue vivo, si impadronisce del cielo… Francesco ignaro smette di percepirsi…
Viene ufficialmente riconosciuto “vittima innocente della criminalità organizzata”.
Data dell’accaduto: 26/08/1984 – Luogo dell’evento: Torre Annunziata (NA) – Anni: 54.
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