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Happy Diaz. Sette giorni di gioia e divisione a Genova 2001

Castelvecchi Editore il . Recensioni

La generazione che nel 2001 andò a Genova a contestare il G8 aveva ragione. Scese in strada per la democrazia partecipativa, il diritto di migrare, la legittimità del conflitto sociale, l’informazione dal basso, la distribuzione globale di cure e vaccini.

Sfrontata e laica, internazionale per definizione e precaria per costrizione, quella generazione proponeva modelli che non facessero rima con sfruttamento. Rivendicava una convivenza sociale diversa. È stata repressa, ammazzata di botte nelle strade, nelle carceri o in mattatoi improvvisati. Divisa in buoni e cattivi. Perseguitata nei tribunali.

Ora che i processi sono finiti, è tempo di comprendere. Genova durò sette giorni, sette giorni di assemblee e dibattiti, ma se ne ricordano solo due, tragici, convulsi. “Happy Diaz” li racconta tutti, dal lunedì alla domenica, facendo affiorare sogni, incubi e ossessioni attraverso la musica che quella generazione ha ascoltato.

Attraverso memorie e testi, “Happy Diaz” narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d’animo si scrisse l’agenda della contestazione; con quali note in sottofondo, per vent’anni, quella generazione si preparò alla politica, alla violenza, giorno dopo giorno.

Massimo Palma
Happy Diaz
Sette giorni di gioia e divisione a Genova 2001
Con tredici ritratti di Tuono Pettinato
Castelvecchi Editore, 2021
Pagg. 144, € 11,50

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