NEWS

Sicurezza pubblica trascurata: troppa violenza e criminalità diffusa

Piero Innocenti il . Criminalità, Dai territori, SIcurezza, Società

Non voglio fare allarmismi ma mi pare che la sicurezza pubblica sia diventata piuttosto precaria in diverse città e sia doveroso stimolare l’attenzione di chi è preposto a garantirla con adeguati servizi di polizia.

Ai tanti, troppi, episodi delittuosi e di violenza si sono aggiunti i molteplici vandalismi di gruppi di giovani in molte città italiane (l’ultimo a Roma con un gruppo intento a danneggiare una ventina di autovetture in sosta, rompendo con un “blocca pedali” finestrini, parabrezza e specchietti) e altrettanti gravi fatti di criminalità che lasciano sgomenti per la ripetitività in alcune zone e per le modalità.

Così, in alcuni quartieri di Napoli dove tre giovani sono stati feriti a coltellate, diversi colpi di pistola sparati nel quartiere dell’Arenella contro una nota concessionaria di moto, un ex esponente di un clan camorristico, da poco scarcerato, ucciso in strada a qualche centinaio di metri da dove stazionavano alcune pattuglie della polizia. E ancora, due persone ferite da colpi di arma da fuoco nei quartieri Spagnoli particolarmente affollati dalla gente in giro per lo shopping e, per ultimo, una raffica di proiettili di kalashnikov e di pistole sparati,a scopo dimostrativo, contro un appartamento di una famiglia di camorristi.

Non va meglio a Roma dove un cittadino iracheno viene sgozzato tra la folla nel quartiere di San Giovanni, a Brescia dove vengono sparati alcuni colpi di fucile contro un 66enne, a Prato, dove tre persone sono state rapinate e ferite a colpi di coltello..

Ci sono, poi, scontri, anche molto violenti, tra gruppi di giovani nelle piazze di molte città dove si affrontano solo per il gusto di fare a pugni e ci sono riunioni (rave) di migliaia di giovani come è accaduto negli ultimi giorni a Tavolaia nella pianura pisana, con una presenza di almeno cinquemila persone che hanno occupato abusivamente un campo senza un minimo di controllo preventivo delle forze di polizia (le oltre mille identificazioni dei partecipanti e alcune centinaia di fogli di via emessi, giorni dopo, dal questore servono a ben poco) e con i possibili problemi che possono essere derivati dalla trasmissione del covid.

Non mancano le rapine, alcune finite anche male come a Roma dove un dipendente di un’agenzia immobiliare reagisce al bandito armato che non esita a sparare ferendolo.

Poca sicurezza nelle case dove non ci si può permettere di tenere aperte le finestre per il caldo che subito ne approfittano malviventi per entrare indisturbati  (ad Arezzo) e portar via diverse migliaia di euro in contanti, a Perugia dove tre malviventi, in un popoloso condominio, sono entrati in una  abitazione rapinando un anziano e la badante e a Fermo con una serie di furti nelle case e nelle ville lungo la costa.

Continuano, ancora per poco presumo visto le operazioni in atto di eliminazione da parte di diverse banche, gli svuotamenti dei bancomat , l’ultimo fatto a Monza, mentre sulla A1, nella zona di Modena, una banda di una quindicina di rapinatori armati di pistole e kalashnikov assaltano un portavalori minacciando con le armi alcuni conducenti di auto in transito poi incendiate.

Episodi già accaduti nei mesi passati con assalti analoghi in diversi tratti autostradali delle rete italiana che richiederebbe una presenza di gran lunga maggiore di pattuglie della Stradale il cui organico è ridotto al lumicino in diverse zone come vanno segnalando da tempo i sindacati di polizia.

Non basterà certo lo sblocco nelle assunzioni di poliziotti annunciato in questi ultimi giorni e ci vorranno anni prima che la situazione possa eventualmente migliorare.

La sicurezza pubblica, intanto, peggiorerà ancora e con la preannunciata e pessima riforma della giustizia (il c.d. provvedimento “salva ladri”) approvata alcuni giorni fa in sede di Consiglio dei Ministri si preannuncia un futuro ancor più nero.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link