I minori vittime di reato, un quadro desolante
L’ultimo episodio di violenza sessuale nei confronti di una minorenne è di un paio di giorni fa, a Savona, con gli agenti della squadra mobile che hanno arrestato due giovani stranieri.
Un fenomeno quello dei giovani vittime di violenze che proprio di recente è stato oggetto di un report sui principali reati che vedono i minori come vittime, curato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale (Dipartimento della Pubblica Sicurezza).
L’occasione è stata la data del 4 giugno, momento in cui, ogni anno, dal 1982, si ricorda la “Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni” per richiamare l’attenzione sulle sofferenze cui vengono sottoposti i bambini di tutto il mondo.
L’analisi ha riguardato il biennio 2019-2020 ed il primo quadrimestre del 2020-2021 ed in particolare tra i vari reati, quelli di abbandono di persone minori o incapaci (art.591 c.p), l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (art.571 c.p.), l’adescamento dei minorenni (art.606 undecies c.p.), atti sessuali con minorenne (art.609 quater c.p.), maltrattamenti contro familiari e conviventi (art.572 c.p.),pornografia minorile (art.600 ter c.p.), violenza sessuale (art.609bis c.p.), violenza sessuale aggravata (art.609 ter c.p.) e violenza sessuale di gruppo (art.609 octies c.p.).
Il quadro statistico che emerge è davvero desolante. Il numero complessivo dei delitti commessi (meglio parlare di delitti denunciati, di quelli, cioè, di cui hanno avuto notizia le autorità di polizia e la magistratura) è stato di 37.902 episodi nel 2019 e di 35.960 nel 2020 (calo attribuibile alle misure di contenimento adottate dal Governo per fronteggiare la grave emergenza sanitaria), una flessione che si rileva anche nei primi quattro mesi del 2021 (dati, tuttavia, ancora non consolidati) con 10.191 delitti rispetto agli 11.439 dello stesso periodo del 2020.
In generale, per l’intero arco temporale esaminato, gli analisti delle forze di polizia hanno rilevato alcune costanti.
Le vittime minorenni di genere femminile sono predominanti per quasi tutte le tipologie di reato in esame; quelle di genere maschile, invece, hanno registrato una incidenza maggiore per i reati di abbandono di persone minori o incapaci e abuso dei mezzi di correzione o di disciplina.
La fascia infraquattordicenne è quella che ha fatto registrare il più alto numero di vittime.
Per quanto concerne il numero di segnalazioni riferite ad autori noti (predominanti quelli di nazionalità italiana con il 72% rispetto a quella straniera ), il genere maschile (87%) risulta prevalente su quello femminile (13%).
Un altro dato cu su cui riflettere riguarda l’età degli autori dei delitti in questione che evidenzia la prevalenza della fascia 45-64 anni (32%) seguita da quella 35-44 (31%).
Per la maggior parte dei reati, poi, l’incidenza delle vittime di genere femminile fa registrare percentuali al di sopra del 70% che, per le diverse ipotesi di violenza sessuale supera l’80% con una prevalenza di vittime nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni.
Una situazione, alla fine, non certo entusiasmante che richiederebbe una continua attenzione di tutti per proteggere i bambini vittime di violenze.
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