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Roma, sala bingo confiscata sarà centro multimediale Libera

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Luigi Ciotti: “Un centro di documentazione dedicato ai temi della lotta alle mafie e alla corruzione mettendo in rete il mondo delle associazioni, dell’università e delle istituzioni.”

“Questo è un sogno che si realizza molto molto concreto e questa sala bingo diventerà un centro multimediale a livello internazionale perché Libera è in tutta Europa in America latina e in Africa”.

Parole di Don Luigi Ciotti, presidente Associazione Libera inaugurando questa mattina insieme al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità, Gianpiero Cioffredi, il nuovo spazio dedicato alla memoria sul tema di mafie e corruzione realizzato dall’associazione Libera all’interno di uno stabile di Roma confiscato alla malavita.

L’immobile si trova a in via Stamira 5, venne costruito dall’architetto Morandi nel 1945, ed è stato per anni un importante cinema di Roma, poi diventato sala bingo fino alla confisca e al trasferimento al patrimonio della regione Lazio che, con un bando di evidenza pubblica, lo ha assegnato all’associazione Libera. Il progetto, in particolare, si pone l’obiettivo di dare vita al primo archivio nazionale multimediale dedicato ai temi della lotta alle mafie, alla corruzione e all’intero movimento di antimafia sociale, mettendo in rete il mondo delle associazioni, dell’accademia e delle istituzioni.

L’idea è quella di mettere a sistema l’enorme patrimonio documentale sul tema e di sperimentare diversi linguaggi del racconto e delle arti, sviluppando, altresì, un percorso interattivo e formativo, accessibile ad un pubblico vasto, in particolare studenti delle nostre scuole, come è stato spiegato stamattina. Saranno inoltre approfondite le storie delle oltre mille vittime innocenti delle mafie, con l’ausilio di filmati d’epoca e di testimonianze dei familiari, creando un collegamento diretto con azioni che gli utenti potranno realizzare nella loro vita quotidiana, come onere verso l’intera comunità.

“C’è un ruolo della società civile di sentirsi più responsabili, non possiamo delegare il contrasto alla criminalità alle mafie – ha detto Don Ciotti – solo alla magistratura e alle forze di polizia e alla magistratura, ma dobbiamo lavorare insieme. Abbiamo trovato un sostegno nella magistratura che ci ha accompagnato per poter prendere questo bene e la regione Lazio che si è messa profondamente in gioco per realizzare questo percorso, la regione è titolare di questo passaggio ma questo passaggio si va a costruire insieme” ha sottolineato.

“L’assegnazione c’è stata e noi siamo pronti ma la cosa importante da dire è che non è solo una sala bingo – ha detto Zingaretti – ma è una sala bingo in mano alla criminalità organizzata quindi possiamo dire dai soldi sporchi alla legalità e all’impegno contro le mafie, un salto importante perché so conferma che quel che è delle mafie non è delle persone dunque grazie a Libera e a questo progetto incredibile un bene torna ad essere fruibile da tutti perché quando c’è la mafia non c’è libertà”.

Info: Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

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