Giustizia, la Fnsi ricevuta dalla ministra Cartabia. «L’informazione deve tornare centrale»
Al centro dell’incontro anche le ragioni della mobilitazione del sindacato, con l’auspicio che possa essere presto avviato un confronto con l’intero governo, i temi del contrasto alle querele bavaglio e della liquidazione giudiziaria dei compensi dei giornalisti liberi professionisti. Oltre alla necessità di arrivare in tempi brevi all’abrogazione della pena detentiva per i cronisti.
Una delegazione della Federazione nazionale della Stampa italiana è stata ricevuta oggi dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia.
Il segretario generale Raffaele Lorusso, il presidente Giuseppe Giulietti, la vicesegretaria Daniela Scano, accompagnati dal direttore Tommaso Daquanno, hanno esposto alla ministra le ragioni della mobilitazione del sindacato dei giornalisti italiani, auspicando che sul ruolo dell’informazione e sui temi delle libertà, dei diritti e dei doveri e della dignità del lavoro venga avviato al più presto un confronto con l’intero governo, a cominciare dal presidente del Consiglio, Mario Draghi.
I vertici del sindacato hanno anche sottolineato la necessità di arrivare in tempi brevi all’abrogazione della pena detentiva per i cronisti, anche alla luce dell’ordinanza della Corte Costituzionale del giugno 2020, che la ministra auspica possa essere recepita presto.
Si è parlato anche di messa a punto di norme di contrasto delle cosiddette querele bavaglio e di tutela del segreto professionale e delle fonti e della definizione dei criteri per la liquidazione giudiziaria dei compensi dei giornalisti liberi professionisti.
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