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Pnrr, fondi per l’infanzia dopo mozione bipartisan. Una battaglia partita da Napoli

Geppino Fiorenza * il . Campania, Giovani, Istituzioni, Società

Ragionando sulla questione infanzia, adolescenza e giovani, sono utili i dati riportati nella “Mozione infanzia” approvata all’unanimità dalla Camera dei deputati il 13 aprile 2021.

“Sono 1.137.000 i minori in poverta’ assoluta; circa il 13,5% abbandona la scuola prima del tempo; Il 12,3% vive in famiglie senza dispositivi digitali; il 10,7% é neet,cioè non impegnati né nel lavoro, né nello studio o formazione; solo il 13,2% dei bambini nella fascia 0-2 anni va al nido.

I bambini con genitori in condizioni socio-economiche più compromesse, dall’età di 4 anni accumulano un significativo svantaggio in termini educativi e di sviluppo rispetto ai coetanei provenienti da situazioni familiari più favorevoli; allarmano i dati per cui quasi 1 minore su 7 lascia prematuramente gli studi e meno di un bambino su 4 può frequentare un nido, dato che diventa inferiore ad uno su 10 nel Mezzogiorno.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, nel quadro dell’Agenda globale 2030, rappresentano una guida eccellente per orientare le politiche pubbliche e intensificare e accelerare i miglioramenti del benessere dei più piccoli nella comunità e nel sistema Paese. In tale quadro ci si riferisce in particolare ad un sistema di azioni interdipendenti per: ridurre la disuguaglianza di reddito e la povertà, assicurando così che tutti i bambini abbiano accesso alle risorse di cui necessitano; migliorare l’accesso di tutti i bambini ai servizi di cura della prima infanzia; migliorare i servizi di supporto psicologico per bambini e adolescenti; implementare e ampliare le politiche dedicate alla famiglia.

L’Appello a Governo e Parlamento, promosso dalla Fondazione Pol.i.s. e da AsCenDeR, Centro di documentazione e Ricerca, con oltre 2.500 adesioni di associazioni di base, medici, psicologi, artisti, scrittori, il sostegno del Mattino, con una vera e propria campagna informativa, e le segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL , la mozione a firma della Consigliera Bruna Fiola che ha impegnato la Giunta regionale a sostenerlo di fronte al Governo, hanno sortito un primo risultato importante, che andrà tradotto in misure concrete a livello nazionale.

Perciò si è parlato di uno strategico Piano nazionale infanzia, che andrà declinato anche a livello regionale. La Camera dei deputati ha approvato all’unanimità martedì 13 la “mozione infanzia”, primi promotori Paolo Lattanzio e Paolo Siani. Ed inoltre nel PNRR, presentato dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla Camera ed al Senato, il 26 e 27 aprile, vi è uno specifico capitolo “infanzia”.

Si tratta di «Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita» adottare iniziative per estendere i servizi educativi per bambini di età compresa tra 0-3 anni insieme ad interventi dedicati a promuovere la genitorialità responsiva con servizi che siano basati su esperienze e modelli già sperimentati e da attuarsi nell’ambito dei piani educativi 0-6 anni previsti dal decreto legislativo n. 65 del 2017; a promuovere, in collaborazione con i servizi educativi, l’inserimento di contenuti relativi allo sviluppo del bambino e alla genitorialità nell’ambito dei percorsi nascita;rilanciare al scuola a tempo pieno, potenziare le attività sportive, che abituano a comportamenti pro-sociali, quelle dedicate alla disabilità ed ai minori con esperienze carcerarie.

Ma anche riconoscere e sostenere il ruolo del terzo settore e dell’associazionismo civico come co-protagonisti responsabili della comunità educante, rafforzando quindi le partnership tra i settori pubblico e privato, coinvolgendo direttamente gli attori istituzionali. Un altro passo importante è sicuramente anche l’impegno al riequilibrio tra Nord e Sud per gli investimenti di carattere sociale, con l’abolizione della fatidica “spesa storica”. Ma non è che l’inizio di un percorso che deve vedere impegnate tutte le forze sociali e che andrà costantemente monitorato.

* Presidente di AsCenDeR, Centro Documentazione e Ricerca e presidente onorario Fondazione Giancarlo Siani Onlus

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“Una quota del Recovery Fund per realizzare un Piano Nazionale per l’infanzia”

Dalla salute alla scuola un piano per i “bambini invisibili”

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