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Decine i giornalisti intercettati a Trapani e in Calabria. Ecco un elenco provvisorio

Ossigeno per l'Informazione il . Brevi, Giustizia, Informazione, Migranti

A tre settimane dallo scoop di “Domani”  la vicenda è ancora tutta da chiarire e la lista dei cronisti e dei legali ‘ascoltati’ in violazione delle loro garanzie è incompleta 

Quanti giornalisti sono stati intercettati mentre svolgevano il loro lavoro per documentare giornalisticamente il fenomeno drammatico del flusso migratorio via mare fra Libia e Italia?

Tre settimane dopo la pubblicazione sul quotidiano “Domani” della prima notizia sulle intercettazione telefoniche disposte dalla Procura di Trapani nei confronti di persone indagate per il traffico di migranti e di giornalisti loro interlocutori non indagati, questa domanda è ancora senza risposta. Il numero è ancora indeterminato. Impossibile conoscere l’elenco completo dei cronisti le cui conversazioni e i cui spostamenti sono stati inseriti negli atti dell’inchiesta giudiziaria violando le norme a garanzia dei cittadini e le prerogative dei giornalisti a tutela del loro lavoro e della segretezza delle loro fonti fiduciarie

Le notizie di cronaca dei giorni scorsi hanno fatto numerosi nomi e non c’è stata finora alcuna smentita. Nei brogliacci sarebbero segnalate anche telefonate e spostamenti di alcuni avvocati, fra i quali Alessandra Ballerini, avvocato penalista e giornalista pubblicista.

Questo è l’eleco provvisorio che siamo in grado di fornire basandoci sulle notizie pubblicate:

Sergio Scandura, corrispondente di Radio Radicale

Francesca Mannocchi, giornalista di guerra freelance

Nello Scavo, Avvenire

Claudia De Pascale, Report

Fausto Biloslavo, il Giornale

Antonio Massari, il Fatto Quotidiano

Corrado Giustiniani, blogger dell’Espresso

Carlo Lania, il Manifesto

Giovanni Solla, il Manifesto

Claudio Buttazza, Radio Svizzera Italiana

Secondo il giornalista Andrea Palladino (leggi qui), firma del quotidiano Domani, sarebbero “centinaia le pagine di intercettazioni, trascritte e depositate”. Immediata la reazione di Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, che ha definito la vicenda uno “sfregio del segreto professionale”.

Il procuratore facente funzioni di Trapani Maurizio Agnello ha spiegato di aver semplicemente ereditato il fascicolo delle indagini al suo arrivo nel 2019, garantendo che, a parte Nancy Porsia, “nessun altro giornalista è stato oggetto di intercettazioni”.

Intanto, per fare luce sulla situazione, Marta Cartabia, Ministro della Giustizia, ha inviato a Trapani gli ispettori del Ministero (leggi qui). Ossigeno per l’informazione ha preso posizione con un editoriale (leggi qui) e con l’adesione alla lettera aperta, firmata da diverse ONG, per chiedere chiarezza al Ministero della Giustizia (leggi qui).

33 intercettati per il Caso Lucano

Trascrizioni, numeri di telefono, nomi, indirizzi, mail: un procedimento (chiamato “metodo Trapani”) a quanto pare è stato attuato anche durante l’inchiesta “Xenia”, nata per fare luce sul sistema di accoglienza dei migranti di Mimmo Lucano, allora sindaco di Riace (Reggio Calabria). Per questa inchiesta si parla di 33 cronisti intercettati, ad oggi risulta che siano state ascoltate le conversazioni telefoniche di giornalisti di queste testate:

Famiglia Cristiana

Repubblica

Il Fatto Quotidiano

Il Quotidiano del Sud

Rai

Mediaset

La7

Ansa

Gazzetta del Sud

Corriere della Calabria

GB LT

Fonte: Ossigeno per l’Informazione

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