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Il presunto ‘stalker’ dell’ex ministra al ministero è segno di discontinuità, ma dal buon senso!

Gian Carlo Caselli il . Giustizia, Istituzioni, L'analisi, Società

Discontinuità!

Il mantra del nuovo Governo – a forza di sentirselo ripetere – deve aver dato il capogiro al sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, leghista. Che alla fine, convinto di dover dare anche lui qualche segnale di discontinuità rispetto al governo precedente, sembra aver pensato che la cosa migliore fosse reclutare nel suo staff un signore (Pasquale Vespa) che i giornali chiamano lo “stalker” dell’ex ministra Azzolina.

In quanto autore, dicono, di una serie di messaggi carichi di sessismo, violenze verbali e minacce. Non critiche alle scelte politiche della ministra, ma volgarità sul suo rossetto, la sua bocca, il  suo aspetto fisico, persino un video horror con sangue, mostri e streghe per “avvertire” che questo sarebbe stato il peggior incubo della ministra. Cosette che hanno portato ad un’imputazione per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi. E che in ogni caso hanno innescato lo scatenamento di manipoli di  cyberbulli che han reso necessaria l’assegnazione di  una scorta all’ex ministra.

Se il  sottosegretario sperava di diventare il campione della discontinuità, forse non ha fallito il bersaglio: a patto di intenderla come discontinuità dal buon senso e dall’opportunità.

Perché non basta dire, essendo aperto un processo, che “fino a prova contraria [Vespa] è innocente e mi auguro che risulti innocente anche per i giudici”. Un politico con rilevanti  responsabilità istituzionali dovrebbe tenere nel debito conto – appunto –  anche  le questioni di opportunità. Esiste infatti una responsabilità morale a prescindere dall’eventuale responsabilità penale, che  ha  tempi e  regole tutt’affatto diversi. Trincerarsi dietro i giudici sa di escamotage per guadagnar tempo, senza prendere una posizione autonoma (rispetto a fatti obiettivamente, quanto meno, assai discutibili) come invece dovrebbe saper fare il buon governo.

Vorrei ricordare “la moglie di Cesare”, ma esito a farlo nel timore che il sottosegretario (noto per aver confuso Topolino con l’Alighieri) possa pensare che mi riferisco a qualche soap opera. Mentre si tratta semplicemente di questione morale. Una roba che non si può nascondere sotto il tappetino di un garantismo di maniera.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, il blog di Gian Carlo Caselli

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Ultim’ora

Ministero Istruzione revoca incarico al prof  Vespa

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha dato mandato all’amministrazione di procedere alla revoca dell’incarico assegnato al professor Vespa, consulente del sottosegretario Rossano Sasso. Il ministro esprime inoltre la massima stima nei confronti dell’ex ministra Lucia Azzolina.

Lo rende noto il ministero dell’Istruzione. Il Ministro dell’Istruzione Bianchi, pur riconoscendo l’autonomia dei Sottosegretari nella nomina del loro staff, alla luce di quanto emerso da notizie di stampa, ha chiesto al sottosegretario Rossano Sasso di valutare attentamente e rapidamente l’opportunità della nomina del Professor Pasquale Vespa.

Il Ministro ha quindi ricevuto dal sottosegretario la disponibilità del Professor Vespa a sospendersi dal suo incarico, in attesa del chiarimento della sua posizione. (Ansa).

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