“Contrastare la normalizzazione delle mafie e della corruzione”
“C’è un pericolo crescente, il pericolo della normalizzazione delle mafie e della corruzione. Chi parla oggi della droga, chi parla di riciclaggio, chi parla di ecomafia. Sulla droga è stato steso un ipocrito velo di silenzio. Dobbiamo guardare alla sorgente di queste catastrofi avere il coraggio di ammettere il fallimento. La lotta alle mafie e corruzione non è una questione da delegare solo agli addetti ai lavori cui va la nostra riconoscenza, forze dell’ordine, magistrati, prefetture. La repressione deve arrivare alla fine di un percorso. Oggi è necessario un pensiero nuovo, radicale e rigeneratore nella lotta alle mafie. Ecco, se non rigeneriamo rischiamo di degenerare”.
Con la consueta schiettezza don Luigi Ciotti incalza le coscienze e la politica: “Ci vuole continuità, condivisione e corresponsabilità. Siamo disposti a collaborare con le Istituzioni se fanno la loro parte, ma se non la fanno – dice il fondatore e anima di Libera – allora dobbiamo essere una spina nel fianco per chiedere ciò che è giusto”.
Come ogni anno, da ventisei edizioni, nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, Libera muove la sua carovana civile, per un 21 marzo che è giorno della riflessione e delle testimonianze, ma anche della denuncia della presenza delle organizzazioni criminali sui territori.
“A ricordare e riveder le stelle”, lo slogan scelto, nel quale risuona l’ultimo verso dell’Inferno a 700 anni dalla morte di Dante. L’inferno è la pandemia, un anno di isolamento e di distanziamento, di sofferenze e di disagio economico e sociale. L’evento principale si è tenuto a Roma, all’Auditorium Parco della Musica.
C'è un pericolo crescente della normalizzazione delle mafie e della corruzione. Dobbiamo guardare alla sorgente di queste catastrofi e avere il coraggio di ammettere il fallimento.È necessario un pensiero nuovo e rigeneratore nella lotta alle mafie.Rigenerare per non degenerare pic.twitter.com/vS5eJ6g3xn
— libera contro mafie (@libera_annclm) March 20, 2021
A fare da sfondo al palco, un pannello con i nomi di tutte le vittime. Un elenco lungo di uomini e donne, tra cui anche 113 bambini e bambine: c’è chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e di chi si è ritrovato sulla traiettoria di una pallottola o vittima impotente di una bomba. E ogni anno si allunga, è stato aggiunto anche il nome di Willy Monteiro Duarte. Libera scandisce tutti i loro nomi per far rivivere le loro storie.
“Abbiamo il dovere di trasmettere la memoria alle nuove generazioni, a questa meraviglia che sono i nostri ragazzi”, dice don Ciotti. E a loro pensa quando rivolge un appello per lo ius soli: respingerlo è “una grave emoraggia di umanità”.
Ciascuna di queste vite spezzate da mani mafiose e criminali ci indica la strada per costruire una società più giusta. Queste vite interrotte graffiano le nostre coscienze e ci danno più coraggio. Luigi Ciotti#21marzo2021 #memoriaeimpegno pic.twitter.com/CrNNAp0ohD
— libera contro mafie (@libera_annclm) March 20, 2021
Dopo lo stop dello scorso anno, quando in pieno lockdown il 21 marzo è stato virtuale, sono centinaia – tra oggi e domani – le iniziative in tutta Italia. I nomi delle vittime sono stati proiettati sul campanile di Piazza San Marco a Venezia e della Mole Antonelliana a Torino. A Milano, dalla facciata a Palazzo Marino, sede del Comune, sono state srotolate otto lenzuola con i nomi di altrettante vittime in città. A Napoli il focus è stato sul lavoro, con un incontro nella fabbrica Whirlpool. Molte iniziative – a Palermo al Teatro Massimo, a Locri al Teatro Greco di Portigliolo, a Torino in Piazza del Conservatorio Giuseppe Verdi – si sono tenute nei luoghi della cultura, rimasti a lungo chiusi.
Serve l’impegno della Chiesa, dice il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei in una lettera a Libera, ora più che mai: “Con la pandemia, le mafie, e la sottocultura mafiosa, si stanno rafforzando, e così aumentano le loro vittime. Non possiamo rischiare di farci avvelenare dai loro frutti cattivi”.
(ANSA). Y12-ST 20-MAR-21 18:15 NNNN
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Viene celebrata oggi la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa dall'associazione Libera. Nelle piazze risuonano i nomi delle 1031 persone innocenti uccise dai clan pic.twitter.com/EOMK9Bn2EH
— Tg3 (@Tg3web) March 20, 2021
Oggi è la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia promossa dall'Associazione Libera. Senza la tradizionale marcia, ma con tanti piccoli eventi. Tra gli oltre mille nomi letti, anche quelli dei colleghi del Tg3 Ilaria Alpi e Miran Hrovatin pic.twitter.com/90QgsZiXNm
— Tg3 (@Tg3web) March 20, 2021
Il 20 marzo è la giornata dedicata alla memoria delle vittime di tutte le mafie. Una giornata nazionale promossa dall'associazione Libera, che quest'anno è inevitabilmente condizionata dalle misure anti-covid. Ma le iniziative non mancano pic.twitter.com/zrLDRHr5aI
— Tg3 (@Tg3web) March 20, 2021
20-21 marzo, i nomi delle vittime delle mafie proiettate sui palazzi di cultura
I nomi delle vittime innocenti delle mafie sono stati proiettati sui più grandi monumenti d’Italia: dalla Mole Antonelliana a Torino al campanile di piazza San Marco a Venezia, dal lungarno di Firenze al Palazzo del rettorato a Catania. E poi teatri e palazzi storici, da un capo all’altro della penisola sulle facciate dei luoghi simbolo della cultura italiana.
Luigi Ciotti alla Casa del Jazz ricorda le vittime innocenti delle mafie
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